Il leader ceceno Ramzan Kadyrov, le cui forze militari sono impegnate nel conflitto ucraino ha affermato senza ombra di dubbio “PrenderemoKiev e tutte le altre città“. Di fatto, il leader ceceno è impegnato con le sue truppe in Ucraina al fianco dei russi e conferma l’avvio di un’offensiva di vaste proporzioni, non solo su Mariupol ma anche “su altri luoghi e villaggi“.

Nel Donbass, è in atto una escalation del conflitto, difatti, da giorni la Russia avrebbe ammassato gran parte delle truppe dando avvio ad una offensiva davvero imponente, con l’impegno “determinante” delle forze cecene di terra e con l’intento di “liberare completamente” le aree di Donetsk e Lugansk, nel Donbass, dove si sarebbero intensificate le operazioni belliche intese ad affrontare una “battaglia finale” tra l’esercito ucraino e quello russo.

Il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha ribadito la linea di condotta delle sue armate con dichiarazioni pesanti e di sfida verso le forze ucraine e dei suoi sostenitori “Indipendentemente da quando e come finirà la guerra in Ucraina, la guerra ha già avuto conseguenze a lungo termine per la nostra sicurezza. La Nato deve adattarsi a questa nuova realtà”.

Il leader ceceno, inoltre, lancia una nuova minaccia annunciando il piano della nuova fase di offensiva contro il Paese di Volodymyr Zelensky in quanto obiettivo dei ceceni è quello di conquistare Mariupol, dopo di che i combattenti ceceni (ingaggiati da Mosca per la guerra in Ucraina) punteranno sulla capitale ucraina, Kiev.

Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha annunciato l’intenzione dell’Alleanza Atlantica di andare in soccorso a Kiev, in accordo con gli obiettivi dell’Unione europea, nell’impegnare truppe in forma permanente lungo il confine orientale in modo da tutelare gli alleati davanti a una eventuale aggressione da parte del Cremlino oltre le linee ucraine.