KIEV– MOSCA, LA PACE APPESA AD UN FILO

la tensione tra Russia e Ucraina sale alle stelle, secondo l’intelligence americana la Russia potrebbe invadere l’Ucraina già la prossima settimana.

Nonostante i contatti telefonici intercorsi tra il presidente Usa Joe Biden e quello russo Vladimir Putin ed il segretario di Stato Usa Antony Blinken ed il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov non si vedono spiragli di luce.

Nel caso di un intervento armato da parte russa la situazione sfocerebbe in una “risposta transatlantica risoluta, massiccia e unita”, secondo quanto riferito dal portavoce del Dipartimento di Stato americano.

Secondo Lavrov, gli Stati Uniti e l’Ue stanno deliberatamente ignorando le richieste della Russia sulla propria sicurezza e che è in atto, in occidente, una vera e propria propaganda antirussa non dando una corretta informazione sulla questione ucraina… comunque la strada diplomatica (a loro dire…) “resta aperta”.

Ad ogni modo la ipotesi di un imminente attacco della Russia rimane un punto fermo nello scacchiere americano in quanto si hanno notizie di esercitazioni su larga scala nel Mar Nero avviate dalla marina russa, “con 30 navi in partenza da Sebastopoli e Novorossijsk” così come annunciato dal ministero della Difesa russo, specificando (come da notizie di Agenzie varie) che lo scopo di tali esercitazioni è quello di “difendere la costa della penisola di Crimea, le basi del Mar Nero e il settore economico del Paese da possibili minacce militari”.

Anche se la strada diplomatica “resta aperta” a Kiev, il personale diplomatico degli Stati Uniti e della Russia è stato ridotto per motivi di sicurezza e lo stesso è avvenuto per quello di Germania e Spagna hanno richiamato i propri connazionali in Ucraina.

Intanto, anche l’Italia, ha invitato i cittadini italiani a lasciare l’Ucraina dopo una riunione convocata dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio con l’Unità di crisi della Farnesina,

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