PARLIAMO DI ECONOMIA E DELLE PROSPETTIVE FUTURE (non certo rosee)

Il mondo delle banche e della finanza lancia l’allarme sulla stagflazione; il termine stagflazione viene ad essere associata ad un fenomeno economico che si “disputa” concettualmente tra stagnazione e inflazione; se l’inflazione è un aumento generale dei prezzi, la stagnazione, invece, si identifica con una crescita minima o addirittura nulla dell’economia reale.

A causare la stagflazione è la coincidenza di due o più fenomeni tra cui la crescita bassa o nulla che dipende da una bassa produzione, con stipendi bassi e minore potere di acquisto delle famiglie; dall’altro versante l’aumento generale dei prezzi, spesso innescato da un rincaro sulle materie energetiche che si ripercuote su tutte le filiere.

consumatori non riescono dunque a sostenere le spese a causa degli stipendi troppo bassi per questo la domanda dei beni rallenta con le famiglie che ricorrono ai pochi risparmi che hanno con la produzione della produzione dei beni che trascina l’economia in un circolo vizioso dal quale è molto difficile uscire.

l’Italia non è in stagflazione in questo momento in quanto la crescita è garantita, per il momento il Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), che garantisce le risorse provenienti dall’Unione Europea (per la rinascita del Paese dopo il duro colpo della pandemia di Covid).

Per fare fronte ai prezzi che aumentano si potrebbe arrivare anche al 5% e oltre nell’Eurozona con la Banca Centrale Europea, che dovrà decidere se intervenire sull’inflazione, e alzare i tassi, o sulla decrescita, lasciando i tassi bassi e aiutando l’economia.

La scelta sarà condizionata anche dall’andamento della guerra in Ucraina e dall’auspicabile fine del conflitto in quanto la guerra in Ucraina ha dato adito ad un rialzo delle materie prime, tra tutte il gas e il petrolio, ma anche del grano.

L’aumento generalizzato dei prezzi si ripercuote tanto sulle aziende quanto sui singoli cittadini; per l’Italia, che non è autosufficiente per quanto riguarda la produzione di energia, l’aumento dei costi di gas e petrolio è particolarmente fondamentale in quanto fa aumentare i costi di produzione di ogni bene e servizio, difatti abbiamo già assistito a un caro prezzi impressionante nella prima parte dell’anno, con le bollette di gas e luce schizzate verso cifre record.

Un ulteriore rialzo potrebbe bloccare definitivamente il sistema manifatturiero italiano, arrestando la produzione e la crescita, e facendoci piombare in un periodo di stagflazione proprio per questo, ad ora, stiamo assistendo ad una crescita dei prezzi non associata a una crescita della domanda, e dei salari, ma provocata da fattori esterni e difficilmente controllabili (guerra inclusa).

Pertanto, a causa dell’aumento del costo di gas e petrolio, delle materie prime e, non ultima, la guerra in Ucraina, si rischia davvero di infliggere un duro colpo all’economia mondiale ed assistere ad un fenomeno che ha iniziato a presentarsi nei Paesi occidentali e che può determinarne una crisi economica di non immaginabili proporzioni.

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