Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha avvertito il mondo intero che il conflitto rischia di degenerare in una Terza guerra mondiale, a due mesi dall’invasione di Mosca all’Ucraina, in quanto la NATO è impegnata in una guerra contro la Russia fornisce armi a Kiev e quindi il conseguenziale il rischio di un conflitto nucleare che adesso, non può essere più escluso.
Nell’intervista trasmessa alla televisione di stato il 25 aprile (giorno della Liberazione dal nazifascismo) Lavrov ha affermato che il rischio di un conflitto nucleare non deve essere più sottovalutato ed ha anche accusato Washington per la mancanza di dialogo, con le forniture occidentali di armi sofisticate (inclusi missili anticarro Javelin), veicoli corazzati e droni, quali vere e proprie provocazioni messe in atto per prolungare il conflitto e non farlo terminare.
Lavrov ha, inoltre, affermato che le autorità di Kiev non stanno negoziando in buona fede e che il presidente ucraino Zelenskyy, “un ex attore” e che Mosca ha come suo obiettivo principale la conquista del Donbass, la regione industriale per lo più di lingua russa nell’Ucraina orientale.
Intanto, il Segretario di Stato americano Antony Blinken e il Segretario alla Difesa Lloyd Austin oltre ad aver visitato Kiev, hanno annunciato un rafforzamento dell’assistenza militare all’Ucraina. Inoltre, Austin ha detto che gli Stati Uniti vogliono vedere la Russia “indebolita” e si sono impegnati ad armare l’Ucraina per aiutarla a vincere contro Mosca.
Gli Usa nel summit di oltre 40 Paesi si concentreranno proprio nel modo in cui forniture di armi l’Ucraina.
L’invasione russa dura ormai da due mesi ed ha provocato migliaia di morti e feriti dopo aver ridotto in macerie paesi e città ucraine e costretto oltre 5 milioni di persone a fuggire all’estero.
ECONOMIA MILITARE
Comunque sia, molti titoli collegati alla difesa sono saliti alle stelle e le compagnie di difesa si assicurano miliardi di dollari ogni anno da contratti governativi per la manutenzione e la costruzione di armi nucleari.
Così la Northrop Grumman, General Dynamics, Lockheed Martin e Raytheon, sono quotate in Borsa, con milioni di azionisti e investitori. Il Congressional Budget Office prevede che il governo degli Stati Uniti potrebbe spendere 634 miliardi di dollari tra il 2021 e il 2030 per le forze nucleari, con un aumento di 140 miliardi di dollari rispetto alla precedente stima di 494 miliardi di dollari tra il 2019 e il 2028.
Tutto ciò arriva in un momento di grande ridefinizione della geopolitica mondiale dove il nucleare è elemento di deterrenza, se non addirittura più realisticamente, di minaccia.
A TITOLO DI CRONACA
La Corea del Nord, per bocca del suo il leader Kim Jong ha appena annunciato che “rafforzerà e svilupperà” più velocemente le sue armi nucleari. Affermazioni avvenute durante la parata militare di alto profilo a Pyongyang, per celebrare i 90 anni della fondazione dell’Esercito rivoluzionario del popolo coreano (Kpra).