BUCHA: TRA CONFERME E SMENTITE

Fonti Ucraine

Nella Citta ucraina di Bucha, dove i cadaveri dei civili con le mani legate dietro la schiena, i corpi lasciati per strada e minati, le uccisioni di massa, le fosse comuni, sono lì a testimoniare le stragi di una guerra che poteva avere altro epilogo.

E’ Ratko Mladic di Bucha che ha trasformato una zona occupata in un massacro di innocenti… oppure il quarantunenne tenente colonnello Omurbekov Azatbek Asanbekovich, comandante dell’unità russa 51460, della 64esima Brigata motorizzata di fucilieri indicato come l’ufficiale presente a Bucha e responsabile di più di 400 morti (indicato da InformNapalm, un collettivo di volontari internazionali che fa indagini utilizzando soprattutto fonti aperte).

Il governo ucraino, che considera i fatti di Bucha un crimine di guerra da portare alla Corte penale internazionale dell’Aia e, per bocca del sindaco di Kiev Vitaly Klitschko, accusa la Russia di genocidio, non conferma l’informazione relativa al comandante Asanbekovich.

Da altre fonti si lascia intendere che le brutalità di Bucha sono compatibili con il modus operandi dei battaglioni ceceni filorussi.

Per il presidente ucraino Zelensky si tratta di un “genocidio“.

Fonti Russe

Le immagini di civili uccisi nella città ucraina di Bucha “sono una messinscena” allestita dagli ucraini “dopo il ritiro delle truppe russe il 30 marzo“, lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, in conferenza stampa al termine del vertice con i colleghi della Lega Araba.

Lavrov ha annunciato che funzionari russi presenteranno nelle prossime ore materiale a sostegno della tesi di Mosca e che il filmato è una “provocazione. Ci sarà una speciale conferenza stampa a New York, allo scopo di “dissolvere” quelle che definisce “falsità” in quanto nessun cittadino di Bucha ha subito violenza dai militari russi.

Il presidente russo Putin ha firmato un decreto con il quale si sospendono gli accordi con la Norvegia, Svizzera, Danimarca e l’Islanda, tutti considerati come ostili alla Russia.

Per Mosca “le sanzioni danneggiano l’economia mondiale”

Fonti Europee

L’Ue prepara un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Gas, petrolio e carbone sono indispensabili per l’Ue, ed è per questo che alcuni Paesi come Germania e Austria (che si sommano all’Ungheria) hanno già posto il proprio veto sul gas.

La Germania ha espulso 40 diplomatici russi; mentre Biden vuole un processo per Putin per crimini di guerra, più armi a Kiev e nuove sanzioni. Il massacro di Bucha, che il Pentagono ha detto di non poter confermare in modo indipendente, domani sul tavolo del Consiglio di sicurezza dell’Onu

Il governo tedesco assumerà temporaneamente il controllo della filiale tedesca di Gazprom.

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