LE PRIME RIVOLTE PER IL PANE ED IL CAROVITA

Oltre lo Sri Lanka colpito dalle rivolte per la fame, anche l’Iran vede manifestazioni violente per l’aumento dei prezzi del pane e degli altri beni di prima necessità.

Il tasso di inflazione ufficiale dell’Iran è di circa il 25% e quasi la metà degli 82 milioni di abitanti dell’Iran sono ora al di sotto della soglia di povertà.

La più grande protesta si è svolta a Dezful, nella provincia sudoccidentale del Khuzestan, ricca di petrolio, dove circa 300 persone sono state disperse dalle forze di sicurezza.

Invece, circa 200 persone hanno manifestato giovedì a Shahr-e Kord a Chaharmahal e nella provincia di Bakhtiari nell’Iran occidentale altri disordini si erano diffusi venerdì in città tra cui Ardabil nel nord-ovest, Rasht nel nord e Iranshahr nel sud-est.

Le proteste sono state innescate oltre che dal taglio dei sussidi governativi anche per l’aumento per il grano importato con aumenti dei prezzi fino al 300% per una varietà di prodotti di base a base di farina.

Il governo attribuisce la violenza di questi eventi a misteriose “Forze esterne”.

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