EMBARGO PETROLIO: LA UNIONE EURIPEA VERSO IL DISASTRO ECONOMICO

L’embargo della UE verso il petrolio russo è diventato una favoletta in quanto la Russia continua a vendere sia petrolio che gas a tutta l’Europa sebbene la stessa UE è stata oggetto di pressioni da parte del governo ucraino per vietare l’acquisto dell petrolio e il gas della Russia.

L’industria petrolifera russa sta risentendo dell’impatto delle sanzioni, anche se lo stesso presidente Putin ha ammesso. che sebbene le sanzioni abbiano influito, in qualche modo, sul normale funzionamento dell’industria petrolifera, la Russia ha comunque riorientare i suoi flussi di petrolio dall’Europa all’Asia.

Anche se Mikhail Khodorkovsky oppositore di Putin ha affermato che “Se Putin deve reindirizzare le esportazioni di petrolio e gas dai mercati europei a quelli asiatici, perderà più della metà delle sue entrate”; Khodorkovsky è un avversario politico dell’attuale governo russo, quindi le sue affermazioni sono ovvie, ma non ha considerato gli effetti di queste sanzioni sulla UE.

La Russia è il terzo produttore mondiale di petrolio greggio e il più grande esportatore di greggio e prodotti petroliferi, più della metà delle esportazioni di petrolio della Russia andavano verso l’UE dopo le sanzioni la quantità di petrolio russo destinato all’UE è diminuita.

Un embargo completo da parte della UE sul petrolio russo si farà sentire ancora più spiacevolmente nell’UE perché i fornitori alternativi avranno bisogno di tempo per intervenire e sostituire il greggio russo.

I governi europei stanno mettendo in atto misure per aiutare le risorse economiche in di fronte all’aumento dei prezzi dell’energia, ivi compreso l’aumento dei prezzi del carburante; Francia, Germania, Italia e Spagna sono stati applicati sconti sostanziali sui prezzi della benzina e del diesel con i  Paesi Bassi che riducono l’aliquota dell’accisa per alleviare il peso economico della benzina.

Proprio per questo l’UE dovrà trovare un modo per accelerare la possibilità di integrare gli oltre 3 milioni di barili al giorno di greggio e combustibili e trovarlo rapidamente anche se si  sta già acquistando petrolio statunitense, solo che questi acquisiti dovranno svolgersi in maniera rapida, cosa che sarebbe difficile da effettuare per difficoltà organizzative.

Altro problema è quello riguardante le forniture di gas naturale (come dimostra la chiusura da parte russa a Polonia e Bulgaria). 

La scelta di sanzioni e la messa al bando delle fonti energetiche russe non sarà facile per la economia dell’UE. 

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