ZEMANLANDIA L’ULTIMO LAVORO DI DOMENICO CARELLA

Una serata calma, non eccessivamente calda, leggermente ventilata, ha dato appuntamento a coloro che hanno seguito per diversi decenni le sorti del calcio a Foggia. Ospitata dalla sede della Fondazione Capitanata per lo Sport, la serata è cominciata all’insegna di aneddoti conosciuti e non, che Domenico Carella, giornalista del Corriere del Mezogiorno, ha inanellato e raccontato con sapienza nel suo ultimo lavoro. Insieme alla collaborazione dello Studio Fotografico “Casa della Fotografia” ha corredato il suo volume, con molte e bellissime foto che ricordano il periodo d’oro del Foggia Calcio. Alla presenza di numerosi esponenti di quel Foggia, a cominciare dal Mister Zdenek Zemna, al direttore sportivo Peppino Pavone, al dirigente Franco Altamura e al Presidente della Fondazione Aristide Guerrasio, è cominciato un racconto, durato all’incirca due ore, in cui sono stati ricordati i momenti salienti e la nascita di quella che fu definita “Zemanlandia”. Tra gli ospiti, erano presenti numerosi giornalisti, delle varie testate locali, ma anche persone legate in qualche modo ad uno dei personaggi che hanno costituito il fenomeno calcistico, sorto grazie all’intuizione del compianto ed allora Presidente Pasquale Casillo, che costrui un modello di calcio pulito ed innovativo, chiamando a se i due uomini chiave perchè il suo progetto venisse attuato. Domenico Carella, non è nuovo a pubblicazioni sul calcio. Ricordiamo anche gli altri volumi su Gianni Pirazzini, il libro che ricorda il giocatore Ciccio Patino, il volume fatto uscire in occasione del Centenario del club rossonero. Una serata, che ha fatto rivivere ai presenti, un bel ricordo, alla presenza anche dell’Avvocato Mauro Finiguerra, alla presenza di Alessio Curcio, capitano della squadra attualmente allenata nell’ultimo campionato dal Maaestro di Praga, e di Giuseppe Di Bari, attuale direttore sportivo della Juve Stabia, che ha partecipato in qualità di giocatore proprio agli ordini di Mister Zeman, a quelle annate tanto esaltanti ed indimenticabili. Aristide Guerrasio, ha abilmente condotto la serata ed ha chiamato sul palco anche Massimo Marsico, giornalista e musicisia a cui Pasquale Casillo dette il compito di scrivere un inno adatto alla squadra. Fu così che nacque l’Inno del Foggia con la collaborazione del paroliere Lucio di Gianni che ancora oggi, risuona fra gli spalti dello Zaccheria, per finire al giornalista Attilio de Matthaeis che ha ricordato il suo lavoro e la tesi che lo portò a diventare giornalista a tutto tondo proprio sul boemo. Sono stati i ricordi raccolti nel bellissimo volume redatto da Carella, un fiore all’occhiello per un giornalista, che hanno dato vita a questo bellissimo racconto grazie alla sua abilità di cronista affermato nell’editoria calcistica e sportiva in genere, oltre che come corrispondente per la puglia del corriere della sera. Un libro che rieccheggia e che descrive i vari anni e la cultura ed i modi di vivere dell’epoca. Una bellissima serata, ma soprattutto un bellissimo libro da leggere tutto d’un fiato e tornare indietro con la memoria nella speranza che quel miracolo calcistico, si possa ripetere.

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