Sono ben 19 le accise sui carburanti che gravano sulle tasche degli automobilisti italiani e che rendo i prezzi dei carburanti tra i più elevati a livello mondiale.
A queste va aggiunta l’Iva al 22%, arrivando a comporre il 64% del prezzo totale dei carburanti.
In sessant’anni (tra il 1936 e il 1966) sono state introdotte nove accise; le altre dieci in soli dieci anni, tra il 2004 e il 2014 (nel solo 2011 ne sono state introdotte ben quattro).
Si riporta l’elenco completo delle accise sui carburanti in Italia:
1) finanziamento per la guerra d’Etiopia (1935 – 1936) – 0,000981 euro;
2) finanziamento della crisi di Suez (1953) – 0,00723 euro;
3) ricostruzione post disastro del Vajont (1963) – 0,00516 euro;
4) ricostruzione post alluvione di Firenze (1966) – 0,00516 euro;
5) ricostruzione post terremoto del Belice (1968) – 0,00516 euro;
6) ricostruzione post terremoto del Friuli (1976) – 0,00511 euro;
7) ricostruzione post terremoto dell’Irpinia (1980) – 0,0387 euro;
8) finanziamento missione Onu in Libano (1982 – 1983) – 0,106 euro;
9) finanziamento missione ONU in Bosnia (1996) – 0,0114 euro;
10) rinnovo contratto autoferrotranvieri (2004) – 0,020 euro;
11) acquisto autobus ecologici (2005) – 0,005 euro;
12) ricostruzione post terremoto de L’Aquila (2009) – 0,0051 euro;
13) finanziamento alla cultura (2011) – 0,0071;
14) finanziamento crisi migratoria libica (2011) – 0,040 euro;
15) ricostruzione post alluvione Toscana e Liguria (2011) – 0,0089 euro;
16) finanziamento decreto “Salva Italia” (2011) – 0,082 euro;
17) ricostruzione post terremoto dell’Emilia (2012) – 0,024 euro;
18) finanziamento del “Bonus gestori” (2014) – 0,005 euro;
19) finanziamento del “Decreto fare” (2014) – 0,0024.