I prezzi dei carburanti sono sempre più alti, l’aumento del costo, dovuto al blocco dell’export dei prodotti petroliferi dalla Russia, colpisce in maniera diretta tutti i comuni cittadini, ma anche le aziende, oltre i mezzi di trasporto e gli spostamenti della gente comune che ne fanno uno dei punti cruciali della quotidianità sociale ed economica del paese.
Si alzano le voci della gente oltre che dalle associazioni di consumatori, benzinai e imprese che invocano un intervento del governo per fermare la corsa al caro benzina; stando ai prezzi al consumo entro la fine del 2022 l’italiano medio arriverà a spendere oltre 1.750 euro per fare il pieno di benzina alla propria auto con il prezzo di benzina e diesel che giorno dopo giorno crescono a dismisura.
Il costo della benzina ha ormai superato abbondantemente i 2 euro al litro, una quota inimmaginabile solo qualche settimana fa, col prezzo di benzina e diesel in progressivo aumento anche se l’emergenza non colpisce solo l’Italia in Europa a causa di accise elevate, in cui l’Italia ha il triste primato di avere le accise sulla benzina più alte d’Europa. Per il nostro Paese un secondo posto negativo, con 0,73 euro per ogni litro di benzina lo Stato italiano che pone le accise pari al 57% del prezzo finale.
Se si escludono i Paesi Bassi, dove le accise sono pari a 0,79 euro al litro, l’Italia ha le accise sulla benzina più alte d’Europa. Per il nostro Paese un secondo posto negativo, con 0,73 euro per ogni litro di benzina. Numeri alla mano significa che lo Stato italiano pone delle accise pari al 57% del prezzo finale (i paesi europei con le tasse più alte sulla benzina sono: Finlandia e Grecia, 0,70 euro ogni litro e la Francia, 0,68 euro al litro e la Germania, 0,65 euro).
Per il diesel, il nostro Paese è quello con le accise più alte per ogni mille litri di diesel si pagano (ad ora) 620 euro, ovvero 0,62 ogni litro (al secondo e terzo gradino del podio ci sono Belgio, 0,60 euro al litro e Francia, 0,59 euro).
Per nota di cronaca… cosa sono le accise??? Si tratta di imposte sulla fabbricazione e vendita di prodotti di consumo, un tributo indiretto che si applica a dei beni, come per esempio benzina e diesel, al momento della produzione o della vendita; quindi, tasse che vengono applicate anche alle bevande alcoliche come liquori, grappe e brandy, ma anche sui tabacchi lavorati come le sigarette.
Comunque sia le associazioni dei consumatori lamentano l’assenza di provvedimenti da parte del governo, chiedendo come soluzioni il taglio delle accise, oltre la richiesta che l’IVA venga sospesa fino al termine dell’emergenza energetica e che vengano inoltre ridotte le tasse.