Nella maggioranza di governo serve un chiarimento dopo che l’esame delle modifiche al DL Milleproroghe nelle Commissioni Bilancio e Affari costituzionali alla Camera con una maggioranza più volte spaccata e Governo che va sotto ben quattro volte.
Un segnale preoccupante soprattutto alla vigilia dell’attesissimo Consiglio dei ministri che oggi dovrebbe varare il decreto per contrastare il caro bollette e probabilmente anche il ripristino della cessione del credito per il superbonus. Maggioranza più volte spaccata e Governo che va sotto ben quattro volte.
- Il tetto al contante viene riportato a 2000 euro con Lega e FI che votano con l’opposizione rappresentata da Fratelli d’Italia.
- Sull’Ilva: la norma originaria cambiava la destinazione di parte dei fondi Riva che ora tornano a poter essere utilizzati per le bonifiche.
- Sulle graduatorie per l’Istruzione il governo aveva dato parere favorevole a una riformulazione che però è stata bocciata dalle commissioni.
- Esecutivo sotto anche sulla norma che prorogava la sperimentazione animale per soli sei mesi.
Duro scontro anche sul tema della giustizia fra il Pd e la Lega.
La preoccupazione del Quirinale
Ira di Draghi in quanto il premier non vuole mediare coi partiti in perenne campagna elettorale con una strigliata che sa di ultimatum. Preoccupazione del Quirinale dove Mario Draghi si è recato non appena atterrato proveniente dal Consiglio europeo di Bruxelles, per riferire della crisi ucraina ma anche per fare il punto con il capo dello Stato che fonti di governo definiscono preoccupato per quanto avvenuto nella notte in Parlamento.
Nessuna dichiarazione ufficiale… ma il silenzio conferma la fragilità della situazione internazionale e la complessità negli equilibri politici delle dinamiche nei partiti che ricadono sull’andamento del governo.
Superbonus 110%
Per il Superbonus 110% nel settore edilizio nel 2022 è stata prorogata con diverse novità. Una di queste è stata inserita nel Decreto Sostegni Ter, che ha introdotto nuovi vincoli che riguardano la scelta tra cessione del credito e sconto in fattura. Questi riguardano, in realtà, anche Bonus Ristrutturazioni, Bonus Facciate, Ecobonus e Sismabonus.
Col Decreto Sostegni Ter si vuole modificare una parte del Decreto Rilancio, in particolare l’articolo 121, quello che definisce la possibilità di usare il Bonus anche come sconto in fattura o cessione del credito.
Con queste modifiche il beneficiario potrà cedere il credito ad un terzo soggetto, come una banca con cui hanno in pendenza un finanziamento, ma questi soggetti non potranno a loro volta cederlo. Se, invece, si sceglie lo sconto in fattura, le imprese che recuperano l’importo scontato potranno cederlo ad altri soggetti, ma questi ultimi non potranno cederlo nuovamente. Quindi, in entrambi i casi il credito si può cedere una volta sola. Se si violano le regole, i contratti vengono considerati nulli. Si vuole anche ritoccare una delle nuove regole riguardanti il Superbonus, ovvero il vincolo del 30% per i lavori realizzati entro il 30 giugno nelle case unifamiliari, che impedirebbe a tante famiglie di ottenere l’agevolazione. Il Decreto è già in vigore ma comunque è stato introdotto anche un periodo cuscinetto: i crediti che alla data del 7 febbraio 2022 sono già stati ceduti potranno