CINA: TRA OLIMPIADI (INVERNALI) E RUSSIA

Il colosso Cina si divide tra scene di ordinaria spensieratezza (olimpiadi invernali che si svolgono a Beijing 2022, dal 4 febbraio) e la “Realpolitik” internazionale che la vede protagonista assieme alla Russia di Putin nella controversa “questione Ucraina” dove lo scontro tra Russia e NATO sta diventando oltre che un conflitto tra due super potenze per la superiorità in Europa (e nel mondo) anche “strategico” in quanto con il coinvolgimento ucraino nella NATO che permetterebbe a quest’ultima di avere basi missilistiche a cinquecento kilometri da Mosca, cioè in una eventuale guerra a pochi minuti dalle loro (speriamo… eventuale lancio) basi missilistiche.

Un vero e proprio grattacapo strategico che la Russia, per bocca dii Putin (in dichiarazioni e convegni mai apparsi in occidente) non permetterebbe a nessuno di interferire sulla sicurezza del proprio paese (Russia); su queste dichiarazione naturalmente gli USA non ci stanno e per bocca del Presidente Biden la “questione Ucraina” diventa un problema di vita o di morte per la NATO.

Così sono cominciate le cosiddette “prove tecniche” di guerra e cioè la Russia che sta, con esercitazioni di vario tipo (dimostrazione di forza) cercando di far capire a chiare lettere che sarebbe disposta a sfidare l’America con una invasione della stessa Ucraina e con l’Occidente (America inclusa) che cercano oltre che di mediare anche finanziare la possibile “resistenza Ucraina” dando contributi economici e militari (armi).

Insomma, una situazione davvero allarmante in quanto la Russia, fornitrice all’Europa di gas e petrolio sta in qualche modo stringendo le borse dei rifornimenti mettendo in difficoltà le nazioni europee (che, ricordiamolo… fanno quasi tutte parti della Unione Europea), quindi “strozzando” le economie di questi stati e mettendoli in grosse difficoltà oltre economiche anche di approvvigionamento energetico. Una situazione critica che potrebbe degenerare se l’Europa (Occidente) dovesse fare delle scelte di carattere strategico-militare a favore della NATO, ecco che allora ci potrebbero essere problemi di “tenuta” dell’alleanza con le incertezze del caso.

A rendere questa situazione ancora più complicata è stata la presa di posizione della Cina che ha proteso verso le ragioni della Russia e stabilendo una specie di “patto speciale” tra Putin e Xi Jinping e mettendo all’angolo l’America Bideniana (per nota di cronaca… ricordiamo l’abbandono dell’Afganistan nell’arco di pochi giorni…) che cerca di trovare una quadra di credibilità (interna ed internazionale dopo le “discusse” elezioni presidenziali… contro Trump… che, “in maniera inusuale”, dal comportamento di tutti i Presidenti che lo hanno preceduto, non ha mai accettato la sconfitta) dopo alcuni disastri comportamentali della sua amministrazione.

Situazione difficile la “questione Ucraina” capace di sconvolgere gli equilibri mondiali verso scenari futuri ancora da valutare ma che, se la situazione dovesse perdurare, non ci sarebbe nulla di buono; una cosa è certa e che ha stabilito un specie di alleanza tra Russia e Cina, che condividono gli stessi obiettivi (anche se legati a situazioni differenti) e cioè quello di ridimensionare, con l’America, lo stesso Occidente da sempre in termini ideali ed ideologici distanti dal pensiero russo e cinese che (ricordiamolo) hanno condiviso e condividono un pensiero politico diverso, legato da una esperienza simile portata avanti per mezzo secolo (cioè l’essere stati paesi a regime comunista) e che ora per “opportunità” economica, se non “ripudiati” almeno messi da parte (non sappiamo fino a che punto “transitorio”).

D’altronde… America ed Occidente cosa possono pretendere da due paesi distanti anni luce dalle proprie concezioni economiche, sociali e politiche… niente!!!!! Se non la “restituzione” in chiave di “contrasto ideale” della propria inconsistenza “irreale” di cui America ed Occidente si sono rese protagoniste dopo la caduta del “Muro di Berlino”… e dopo aver letteralmente “regalato” la propria tecnologia alla Cina in virtù di un massiccio “sfruttamento” di braccia (cinesi) legate al basso costo del lavoro (e su queste modus comportamentale… stendiamo un velo pietoso) e dopo aver “delocalizzato” i loro “mezzi di produzione”. PAZZESCO!!!!!

Related Posts