TEMPI DURI PER I “TROPPO BONUS” (edilizi)

Su segnalazione dell’Agenzia delle Entrate della capitale il Gip Antonio Sicuranza il 17 gennaio c.a. (anche se l’inchiesta è iniziata alla fine del 2021) per ordine del Tribunale di Foggia ha sequestrato un miliardo e venti milioni di euro di crediti d’imposta ad alcune imprese edili che operavano nel campo dell’edilizia a San Severo e Lucera; sempre nella stessa inchiesta sono state sequestrate quote di alcune società operanti nel foggiano ed in Capitanata.

Tra le segnalazioni addirittura un imprenditore che ha fatto richiesta di un miliardo di euro di rimborsi fiscali a seguito di crediti fiscali da lavori e interventi edilizi. 

Tutto questo, oltre a mettere dubbi sulla validità del contributo in sé in quanto riguardava il rilancio di un settore quale quello del “mattone” uscito letteralmente ridimensionato dalla pandemia, un modo per rilanciare, in qualche modo, l’economia del paese. Queste vicende danno spazio e nozione che ci troviamo di fronte ad una legge fatta male e fatta per compiacere e piacere… una legge fatta con l’intento di spargere soldi pubblici in quanto nasce priva di controlli e annebbiata da una fatiscente burocrazia capace, nella sua complessità, di creare “vuoti di potere”.

Comunque la si voglia intendere bisogna osservare che in tutta Italia la richiesta di crediti fiscali è stata di natura costante con un venti per cento delle richieste di rimborso al fisco e con almeno un quindici-venti per cento di indagati in relazione ai vantati crediti.

Tutto questo deve far riflettere in quanto questa legge è stata fatta e voluta da personaggi il cui dilettantismo politico (con avvocati del popolo in primis…) nel tempo si è evidenziato e che ha favorito tutti coloro che hanno un’altissima professionalità ed esperienza nell’accaparramento e saccheggio del denaro pubblico individuabile tra quella moltitudine furbi e manolesta di cui il nostro paese è pieno.

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