CINA: DA PAESE DEL TERZO MONDO A POTENZA MONDIALE

I progressi tecnologici che la Cina è riuscita a realizzare negli ultimi vent’anni non hanno eguali nella storia della umanità, difatti nel giro di (quasi) un quarto di secolo oltre a recuperare in termini economici è riuscita a scavalcare e cavalcare la somma di tutti i paesi “evoluti” del comparto occidentale passando da una economia collettivista (comunista… per intenderci) ad uno sfrenato sistema capitalistico che la vede primeggiare sul pianeta per oggettistica e manufatti ed acquisendo una tecnologia di importazione che è riuscita a far diventare di propria condizionando la storia proprio di quei paesi (occidentali) che improvvidamente gli hanno regalato tali scoperte “scientifiche”.

Tale sviluppo è stato acquisito dalla Cina in primis per il basso costo del lavoro che ha dato inizio ad una corsa verso questo paese da parte di tutto il mondo capitalistico planetario e proprio da quelle nazioni che da sempre l’hanno ritenuta nemica dei propri principi politici ed economici e fornendola dei propri macchinari (frutto di una tecnologia accumulata nei secoli passati e frutto di scienza, guerre, rivoluzioni, lotte sociali… e quant’altro) per la produzione di manufatti che nel mondo occidentale avrebbero avuto un costo maggiore oltre alla convinzione di trovarsi di fronte una nazione )la Cina) non in grado di assimilare tali prerogative.

Invece proprio come il detto cinese “che bisogna aspettare il cadavere del nemico seduti sulla sponda del fiume” la Cina ha approfittato di questa (chiamiamola) “ingenuità” del mondo occidentale per proporre la propria forza lavoro competitiva rispetto a quella occidentale (tra l’altro evolutasi, in termini economici, a seguito di “lotte sociali”) e senza molta considerazione dei propri lavoratori (sebbene la Cina ricordiamolo si professa sotto certi aspetti ancorata al sistema collettivista-comunista) è riuscita ad attirare a se tutta la crema del sistema capitalistico occidentale, divenendo a seguito di ciò la vera potenza mondiale del pianeta, riuscendo a coniugare con estrema disinvoltura la propria indole comunista con le esigenze e lo sfruttamento delle masse che il capitalismo impone  per aumentare i propri capitali…  

Proprio per questo a condurre la musica di una nuova concezione del mondo finanziario la Cina detiene addirittura parte del debito americano… oltre naturalmente ad una propria classe imprenditoriale che sta conquistando il mondo.

Oramai gli interessi cinesi sono dappertutto nel mondo sostenuto da una propria classe politica che con un sistema permissivo verso i propri imprenditori oltre ad essere presente nel mondo con le proprie aziende (soprattutto commerciali costituita da una rete di negozi che vendono rigorosamente prodotti “made in China) sta comperando (pagamento “cash”) le infrastrutture e imprese addirittura direttamente in occidente con le nazioni occidentali succube di questi comportamenti a senso unico.  Inoltre la capacità della classe politica cinese è determinata dalla forma di governo prettamente oligarchica dove il capo comanda ed il resto esegue prendendo decisioni con immediatezza e sollecitudine non perdendo tempo in inutili compromessi tra partiti, gruppi e fazioni… così come avviene nelle democrazie occidentali.

A seguito della pandemia (determinata in Cina in un laboratorio a Wuhan) in occidente si è determinato una scarsità di materie prime che (guarda caso) sono detenute dalla Cina che oltre ad averne fatta incetta a livello planetario, ne sta determinando i prezzi determinando e stroncando le produzioni dei paesi occidentali…

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