AUTOTRASPORTI PER AUMENTO CARBURANTI: SCIOPERO IN TUTTA ITALIA

La protesta contro il caro carburanti corre tra i trasportatori in agitazione in tutta Italia con furgoni, camion, tir ed anche trattori agricoli fermi. La protesta divampa soprattutto al Sud (anche il Porto San Vitale di Ravenna) contro il caro gasolio. Tir fermi al casello di San Gregorio di Catania dell’autostrada Catania-Messina per la protesta degli autotrasportatori siciliani promossa dall’Aias contro l’aumento del costo del carburante. Intanto prosegue a Taranto la mobilitazione degli autotrasportatori che in maniera spontanea presidiano la statale 106 e la statale 100 fermando i propri mezzi ai bordi della carreggiata per protestare contro il caro-carburante e l’aumento dei costi di gestione.

Gli autotrasportatori calabresi hanno attivato presidi sulle grandi arterie di comunicazione della regione, i presidi sono stati attivati in provincia di Catanzaro sulla strada statale 280 e, in particolare, nei pressi dello svincolo di Settingiano, in due distributori di carburante e nei pressi della rotatoria dell’aeroporto di Lamezia Terme. A Crotone il sit-in è stato organizzato nei pressi della rotonda di località Passovecchio, mentre iniziative analoghe sono segnalate nei pressi dello svincolo autostradale di Pizzo Calabro (Vv) e a San Lucido (Cs) sulla statale 18. A tal proposito non mancano i rallentamenti per la circolazione stradale. (iniziativa promossa dall’Associazione imprese trasportatori calabresi –Aitic-).

Tir, furgoni e persino trattori fermi agli ingressi e sulle autostrade da Ravenna a Caltanissetta, contro l’aumento del prezzo dei carburanti. Un camionista nel foggiano, sulla statale 16, è stato accoltellato da un automobilista, per fortuna non gravemente (alla vista dei manifestanti, l’aggressore non aveva rallentato, rischiando di investirli. A quel punto è sceso dall’auto e con un coltello ha ferito uno dei presenti).

Dal sit-in nei pressi degli svincoli dell’A2 di Gioia Tauro e di Rosarno fino alla sfilata dei camionisti sul tracciato casertano dell’A1 o le strade statali pugliesi di Lecce e Taranto. Nel Lazio, al mercato ortofrutticolo di Fondi, si è svolto un sit-in ma non c’è stato alcun blocco. Nel Barese, invece, i camionisti sono al secondo giorno di protesta sulla statale 96 e nella zona industriale di Altamura. La protesta, è stato annunciato, porterà i tir-lumaca venerdì alle porte di Bari.

Anche se in generale si tratta di iniziative pacifiche, secondo gli stessi manifestanti la contestazione, partita dalla ‘base‘ della categoria con molti autisti al servizio di microimprese soprattutto nel mondo dell’ortofrutta, potrebbe alzarsi di livello fino al blocco della fornitura di beni e servizi in tutto il Paese.

E se Assoutenti avverte sul rischio di eventuali “danni per produttori e consumatori”, il presidente di Fiesa Confesercenti prevede “difficoltà produttive delle imprese della filiera alimentare a partire dal sud, forte vocazione agricola. Ciò potrebbe ripercuotersi sulle filiere di grano, pane e pasta: segnaliamo già in provincia di Foggia difficoltà in ordine ai prodotti da forno“. Un blocco di tir in protesta contro il caro carburante anche alle porte di Campobasso, all’altezza di san Giovannello, timori delle aziende alla possibilità di un blocco totale dei mezzi pesanti, per il pastificio La Molisana di Campobasso, che rifornisce l’intero territorio nazionale e 120 Paesi del marcato estero.

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