La guerra in Ucraina rappresenta un momento di aggravamento delle tensioni internazionali alle porte dell’Europa che mina la sicurezza euro-mediterranea divenendo una minaccia anche per l’Italia in quanto minaccia alla sicurezza globale.
Il gruppo Wagner è venuto alla ribalta internazionale durante la guerra del Donbass, dove ha operato in aiuto delle forze separatiste delle auto-dichiarate repubbliche popolari di Doneck e di Lugansk dal 2014 al 2015.
Suoi appartenenti hanno partecipato anche precedentemente a diversi conflitti, come le guerre civili in Libia e Siria, la seconda guerra civile nella Repubblica Centrafricana e la guerra in Mali, operando a favore di forze allineate o simpatizzanti col governo russo.
il gruppo Wagner è riconducibile a Evgheni Prigozhin, potente uomo d’affari russo.
Dopo l’Ucraina vi è molta attenzione alle potenziali aperture di nuovi fronti di instabilità che vengono a ricercarsi nei punti chiave dell’Europa di cui il Mediterraneo come “porta d’accesso” racchiude un ruolo importante; difatti la Russia, con la milizia Wagner, e Cina, con strumenti economici, hanno attuato da tempo forme di penetrazione (con l’Italia tra i Paesi più esposti al deterioramento delle condizioni di sicurezza nel Mediterraneo), con la Nato che deve tenere gli occhi aperti e intraprendere misure opportunesulle eventuali azioni di destabilizzazione possibili sul fianco sud dell’Alleanza Atlantica con direttive funzionali all’aggiornamento della strategia di difesa e sicurezza da intraprendere per il Mediterraneo.