Nell’ultimo periodo si scopre una Italia violenta, protesa alla prevaricazione dell’altro per i più svariati motivi, dall’omicidio-suicidio, omicidio, suicidio, patricidio e le più svariate forme di violenza: per ripicca verso un avversario in amore, gelosia, per difendere la madre dalle violenze del padre e quant’altro. Visioniamoli e poniamo il tutto ad una riflessione che dovrebbe coinvolgerci nel nostro modo di vivere il disagio della vita…
Omicidio-suicidio a Confienza vicino Pavia, uccide la moglie con un coltello e si toglie la vita col fucile.
A Confienza, in provincia di Pavia, un uomo e una donna sono stati rinvenuti privi di vita nella loro abitazione: si ipotizza un omicidio-suicidio.
A Marano di Napoli, per un presunto caso di omicidio-suicidio Andrea Izzo avrebbe freddato per motivi passionali, a colpi di pistola, il nuovo compagno della sua ex moglie, Milko Gargiulo, per poi puntare l’arma contro di sé e togliersi la vita.
Donna trovata morta nel fiume Serio ad Alzano Lombardo, semisvestita e con segni sul corpo, ipotesi omicidio, segni sospetti sul cadavere; la Procura indaga, ipotesi omicidio tra le piste considerate dagli investigatori.
Bojan Pjanic, 19 anni, ha ucciso il padre Simeun, di 46, a coltellate per difendere la madre la tragedia è avvenuta a Mezzolombardo, in provincia di Trento. La tragedia è avvenuta nella notte fra giovedì 3 e venerdì 4 aprile in un appartamento in via Frecce Tricolore.
A Carini, in provincia di Palermo, un 20enne ha accoltellato il padre di 44 anni per difendere la madre dopo una lite tra quest’ultimo e la moglie. Il padre è ricoverato all’ospedale civico di Palermo ed è stato operato. Non sarebbe in pericolo di vita.
Omicidio a Fontanafredda (Pordenone), uomo di 43 anni ucciso a colpi di pistola dopo una lite davanti al bar: del killer che dopo aver sparato è fuggito a bordo di un’auto.
Il tredicenne morto a Roma all’ospedale San Camillo dove era ricoverato, si sarebbe sparato mentre maneggiava la pistola del fratello maggiore con un colpo d’arma da fuoco nella abitazione di famiglia a Roma. Il colpo era partito dalla pistola del fratello maggiore, che l’aveva lasciata sul tavolo mentre andava a fare la doccia. Agli inquirenti il fratello della vittima ha detto che l’arma era “smontata”.