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Trump: Presidente provocatore per eccellenza

Che il Presidente deli Stati Uniti sarebbe stato un presidente vulcanico lo si sapeva… che avrebbe rivoltato le sorti del mondo come un calzino… lo si immaginava, ma che il suo “movimentismo politico” andasse oltre il dovuto… davvero, non era previsto.

Il Presidente Trump sta sfoderando tutte le carte di un poker politico senza confini. Aveva parlato della eventuale annessione della Groenlandia agli Stati Unit in quanto facente parte del continente del Nord America (non dimentichiamo la sua concezione del Canada come cinquantunesimo stato della “Unione”,,,) … per le sue risorse naturali ma, soprattutto, sotto un punto di vista strategico proprio per il controllo di parte del “circolo polare artico” (ad ora, sotto il controllo della Russia) ma soprattutto per fare del Nord America uno “stato unico” a guida USA.

Riguardo la guerra Russia-Ucraina cui aveva speso parole di pace (soprattutto in campagna elettorale) … per poi richiedere un compenso sulle “terre rare” ucraine, a Zelensky, quale compenso per l’impegno economico che gli Stati Uniti avevano profuso nel conflitto in corso… poi… ancora i dubbi sulla fine del conflitto (per poi “ripensarci” …) … ed ancora manifestare cauto ottimismo su una eventuale fine della “diatriba” russa-ucraina.

Altro colpo di genio… il ripristino a “carcere di massima sicurezza” della famigerata prigione di Alcatraz per i detenuti più pericolosi d’America, questo quale risposta al mancato invio di migranti pericolosi in El Salvador nella “super prigione di Cecot” dopo che la Corte suprema americana di giustizia aveva negato di tale ipotesi detentiva. Il Presidente Trump non ha trovato di meglio che proporre una alternativa, sicuramente “fuori dagli schemi” ma un toccasana per i sostenitori del Tycoon in calo di consensi nell’ultimo periodo.

Ultimo “grimaldello” del presidente americano è l’imposizione dei Dazi ai film prodotti fuori dai confini americani… “decisione” che è diventata una vera iattura per la produzione cinematografica americana in quanto per motivi, spesso e volentieri scenici, sono costretti ad operare fuori dai confini statunitensi… quindi scetticismo sulla eventuale decisione presidenziale con tutti gli “scombussolamenti” del caso.

Che il Presidente Trump sarebbe stato un presidente “sui generis” lo si sapeva… che avrebbe fatto discutere su ogni sua decisine… lo si immaginava, che sta andando al di fuori degli schemi (far fare dell’America il “number one”) ,,, era nei calcoli!!!!

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