In un fitto scambio di insulti reciproci sui social con Musk che ha accusato il Presidente Trump di coinvolgimento nelle attività di Jeffrey Epstein…
Donald Trump ed Elon Musk hanno cominciato a litigare pochi giorni dopo che Musk aveva lasciato l’amministrazione statunitense, di cui era stato per mesi un membro molto influente.
Giovedì, durante l’incontro col cancelliere tedesco Merz alla Casa Bianca, il Presidente degli Stati Uniti ha pubblicamente accusato Musk di essere un ingrato dopo che aveva criticato aspramente una sua proposta di legge.
Una proposta di legge che prevede tagli alle tasse per le fasce di reddito più alte, investimenti per il settore militare e per il controllo delle frontiere, solo in parte bilanciati da risparmi. La proposta è molto criticata proprio per il serio impatto che potrebbe avere sul bilancio pubblico degli Stati Uniti.
C’è anche una ragione per certi versi personale per l’ostilità di Musk alla proposta di legge, che è già stata approvata alla Camera ma deve ancora essere discussa in Senato, in quanto una delle misure previste infatti elimina gli sgravi fiscali per l’acquisto di auto elettriche, una decisione che colpisce direttamente gli affari di Musk, amministratore delegato di Tesla ed importante azionista della stessa.
Dopo le dichiarazioni in conferenza stampa Trump ha poi rincarato la dose sul suo social Truth. Ha prima detto che Musk aveva «dato di matto», e poi ha scritto: «il modo più semplice per risparmiare denaro nel nostro bilancio, miliardi e miliardi di dollari, è quello di porre fine ai sussidi e ai contratti governativi con Elon», facendo riferimento ai diversi programmi che coinvolgono le aziende di Musk, soprattutto quelli con SpaceX, la sua agenzia spaziale, ma anche con Tesla, come ha ricordato il New York Rimes; difatti l’anno scorso alle aziende di Musk erano stati promessi tre (3) miliardi di dollari in quasi cento (100) contratti diversi con diciassette (17) agenzie federali. Non avere adempiuto a tali promesse sarebbe per Musk un danno enorme.
Dopo le dichiarazioni di Trump, il valore delle azioni di Tesla è molto sceso in borsa, arrivando in alcuni momenti a perdere fino al 16 per cento. L’impegno politico di Musk, e la sua vicinanza a Trump, in questi mesi hanno molto danneggiato l’azienda automobilistica, che ha ridotto le sue vendite e ha dovuto affrontare un periodo difficile in borsa.
Musk è poi arrivato a sostenere che il nome di Trump comparirebbe in alcuni presunti documenti riservati del caso di Jeffry Epstein il finanziere che nel 2019 si suicidò all’interno del Metropolitan Correctional Center di Manhattan dove era detenuto per le moltissime accuse di sfruttamento sessuale.
Ripostando un post di un utente che sosteneva che Trump dovrebbe essere messo sotto impeachment (cioè la procedura per la rimozione forzata da un incarico governativo), Musk ha risposto: «Si».
Comunque lo stesso Trump che si era riproposto di sentirsi telefonicamente con Musk per i chiarimenti del caso… alla fine ha deciso di chiudere del tutto il rapporto con l’uomo più ricco del mondo definendolo un “poveraccio” e quindi dando il benservito a Musk facendolo “cuocere nel suo brodo”.