Siamo arrivati all’epilogo… Donald Trump ha annunciato di aver firmato 12 lettere relative ai dazi da applicare a diversi Paesi, che saranno inviate lunedì 7 luglio 2025 agli stessi paesi interessati dal provvedimento.
Le nazioni dei “provvedimenti” non sono ancora specificate, ma le lettere contengono proposte “prendere o lasciare”, con importi differenti per ciascun destinatario.
I negoziati con partner commerciali come l’Unione Europea, la Corea del Sud, l’Indonesia e la Svizzera si trovano in una fase critica, con Trump che preferisce un approccio diretto e unilaterale per risolvere le controversie commerciali.
Trump ha spiegato che i Paesi coinvolti dovranno pagare una tariffa definita in base a un deficit o surplus commerciale con gli Stati Uniti, come avvenuto in precedenza con il Regno Unito e la Cina.
Gli Stati Uniti hanno minacciato un dazio del 17% sulle importazioni di prodotti alimentari, una misura che potrebbe colpire duramente Paesi come Italia e Francia.
La data limite per rispondere alle proposte è il 9 luglio, dopodiché i dazi potrebbero aumentare fino al 60-70% in assenza di un’intesa.
La Commissione europea sta negoziando una possibile soluzione, considerando un accordo provvisorio che prevede un dazio del 10% sulla maggior parte delle esportazioni, ma si prepara anche al caso in cui non si raggiunga un accordo soddisfacente.
La situazione rimane in evoluzione, con il rischio di un’escalation nella guerra commerciale se non si raggiungerà un accordo entro la scadenza stabilita.
