Buone notizie sul fronte economico: l’11 aprile lo spread tra i BTP italiani a 10 anni e i Bund tedeschi è sceso fino a 118 punti base, toccando livelli che non si vedevano dal 2019. Un calo significativo rispetto ai 130 punti della sera precedente, che ha suscitato entusiasmo tra le istituzioni italiane. Tuttavia, la giornata si è poi chiusa con un leggero rimbalzo dello spread a 127 punti, con il rendimento del decennale italiano fermo al 3,80%.
A influenzare positivamente il clima di fiducia è stata la decisione di S&P Global Ratings, che ha migliorato il rating del debito sovrano italiano portandolo da BBB a BBB+, con outlook stabile. L’agenzia ha riconosciuto la serietà dell’approccio del governo nella gestione dei conti pubblici, sottolineando gli sforzi in materia di disciplina fiscale.
Non si è fatta attendere la reazione del governo. Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha accolto con soddisfazione la promozione di S&P, dichiarando che “prudenza e responsabilità continueranno ad essere la linea d’azione del governo”. Un segnale chiaro, secondo il ministro, che la strada intrapresa è quella giusta.
Nel confronto con il titolo di Stato tedesco, il cui rendimento si attesta al 2%, il differenziale resta comunque marcato: 180 punti base. Un dato che, seppur migliorato, evidenzia come i mercati mantengano ancora un certo grado di cautela nei confronti del debito pubblico italiano.
Verso la fiducia internazionale
Nonostante i segnali positivi e il giudizio favorevole delle agenzie di rating, l’Italia non ha ancora conquistato la piena fiducia dei mercati. Il peso del debito pubblico continua a rappresentare un fattore di rischio percepito, ma il percorso di credibilità è avviato.
Come sottolineato dallo stesso governo, “siamo sulla buona strada, dobbiamo solo percorrerla con maggiore convinzione e impegno”. La sfida, ora, è mantenere salda la rotta riformista per consolidare la fiducia degli investitori internazionali.
