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Sono stati messi all’asta a Parigi i cimeli di Napoleone Bonaparte. Un successo che ha totalizzati 8,7 milioni di euro

A Parigi si è tenuta un’asta straordinaria di cimeli appartenuti a Napoleone Bonaparte, organizzata da Sotheby’s e conclusasi con un incasso record.

La collezione che proviene da quarant’anni di ricerche e acquisizioni di Pierre-Jean Chalençon, noto antiquario e collezionista parigino, ed è stata descritta da Sotheby’s come una narrazione epica tra potere, vulnerabilità, ambizione e contraddizioni. 

Tra gli oggetti più ambiti figurano il celebre bicorno di Napoleone (Simbolo dell’imperatore, è stato venduto per 355.600 euro, una cifra che riflette il grande interesse per gli oggetti più iconici della sua immagine pubblica) e un frammento del suo testamento redatto durante l’esilio a Sant’Elena (Redatto nel 1819, è stato aggiudicato per 482.600 euro, rappresentando uno dei cimeli più toccanti della sua vita in esilio).

Inoltre il ritratto di Napoleone in abiti da incoronazione, attribuito allo studio di François-Pascal-Simon Baron Gérard e venduto per 736.600 euro, assieme ad un altro dipinto di Napoleone che attraversa le Alpi, opera di Jean-Baptiste Mauzaisse che ha raggiunto 863.600 euro, segnando un nuovo record per l’artista.

Infine il certificato di matrimonio con Giuseppina che ha ottenuto un prezzo di 165.100 euro, testimoniando l’interesse per documenti ufficiali e personali dell’imperatore.

L’evento ha totalizzato 8,7 milioni di euro, superando le aspettative iniziali di 6 milioni di euro, con il 92% dei 112 lotti aggiudicati. 

L’asta ha visto una forte partecipazione sia da parte di collezionisti privati che di istituzioni, con un’intensa competizione in sala e al telefono.