Siamo alle solite… il sabato, nei grandi centri urbani italiani, c’è sempre motivo di scontri tra “protagonisti” dell’estrema sinistra che, puntualmente, trovano i più svariati pretesti per attaccare briga con le forze dell’ordine.
Questa volta contro il “remigration summit” e precisamente Gallarate, in provincia di Varese, dove si è tenuto in mattinata, al Teatro Comunale, il Remigration Summit, il contestato raduno dell’ultradestra sul tema dell’immigrazione.
Contro il raduno varie manifestazioni: un flash mob nella stessa Gallarate e nel pomeriggio due cortei a Milano. Nel capoluogo lombardo si sono verificati scontri fra i manifestanti al corteo dei centri sociali e le forze dell’ordine.
Intanto a Milano in piazza San Babila, a dare il via all’evento promosso da circa 70 sigle tra associazioni, partiti di sinistra e sindacati, tante le bandiere in piazza, soprattutto quelle della pace, non mancano quelle dei partiti, da Pd, Avs, Rifondazione comunista, oltre che della Palestina. In piazza è apparsa anche la segretaria del Pd Elly Schlein
A Gallarate vi erano inglesi, polacchi, olandesi e italiani. Un pubblico variegato quello presente al Remigration summit dove tutti collegano la scarsa sicurezza percepita a quella che si definisce “immigrazione clandestina”.
