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Raid Russi su Ucraina con gravi conseguenze per la popolazione civile

Negli ultimi giorni, l’Ucraina è stata colpita da una serie di raid russi su larga scala. 

Nella notte tra sabato e domenica, 29 giugno 2025, sono stati lanciati 537 tra droni e missili, tra cui missili Iskander, Kinzhal e Kalibr, in quello che è stato descritto come l’attacco più massiccio dall’inizio del conflitto. 

Il 3 luglio l’Ucraina ha subito un’altra ondata di attacchi, con oltre 500 droni e missili lanciati dalla Russia. Questi attacchi hanno causato ulteriori danni e vittime, in particolare nelle aree urbane.

Il presidente Zelensky ha firmato un decreto per ritirare l’Ucraina dalla Convenzione di Ottawa, permettendo l’uso di mine antiuomo per contrastare l’avanzata russa. La decisione è stata motivata dall’uso massiccio di mine da parte della Russia, non firmataria del trattato.

Intanto le forze russe hanno conquistato diverse località strategiche, tra cui Chervona Zirka nel Donetsk e stanno avanzando nella regione di Dnipropetrovsk. L’esercito russo ha anche intensificato le operazioni nella Crimea, utilizzando ex basi sottomarine per stoccare munizioni e lanciare droni navali.

L’Ucraina ha richiesto urgentemente sistemi di difesa aerea avanzati, in particolare dagli Stati Uniti, per proteggere la popolazione civile dagli attacchi aerei russi. Nonostante il supporto occidentale, Kiev continua a registrare perdite significative tra i militari e i civili.