Nuove tariffe doganali con alcuni paesi che resteranno fuori dal mirino del Presidente Trump… chi lascia aperti i propri mercati e consente agli Usa di esportare più di quanto importa l’America potrà usufruire di certi “favori doganali” … per chi non si adegua al messaggio presidenziale sarà trattato con lo stesso rigore.
I settori che Trump intenderebbe colpire sono auto, microchip, farmaci, legname (in primis) … poi si vedrà.
Roma sta elaborando un piano alternativo, con la Farnesina che tende a stabilire innanzitutto buoni rapporti economici con gli Stati Uniti ed avendo come alternative altre e nuove rotte commerciali. Tajani sta contattando paesi extra-Ue ad alto potenziale economico… come la Turchia, Sud-est asiatico, America Latina, i paesi Golfo, India e con un occhio particolare all’Africa.
Il settore italiano a rischio è il comparto agroalimentare. La Cia-Agricoltori Italiana, basata su dati Nomisma, ha rilevato che le regioni più esposte, in caso di dazi commerciali a sfavore italiano, sono la Sardegna e la Toscana. La Toscana produce la quasi totalità del Pecorino Romano… per la Sardegna invece e dei vini rossi Dop … davvero una iattura
Tra i prodotti a rischio per il resto d’Italia sono il sidro di mele, il vino bianco del Nordest, i rossi toscani e piemontesi, il Prosecco e l’olio extravergine.
Le borse stanno a guardare i movimenti di Trump, con l’indice azionario che osserva sui “dazi” e sulle eventuali “rappresaglia” da parte dei paesi colpiti da tali imposte.
Anche se qualche “ben informato” fa rilevare che la Unione Europea potrebbe essere non del tutto colpita da tali stangate anche se rimane, comunque, l’allarme sul futuro dei rapporti commerciali tra USA e UE… con i “nemici commerciali” che stanno a guardare?!?!?!