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Per il duplice delitto di Villa Pamphilj a Roma si susseguono i colpi di scena… l’uomo fermato in Grecia ha ottenuto fondi dallo stato italiano per un film mai realizzato

La bimba trovata morta a Villa Pamphili il 7 giugno 2025 aveva 11 mesi ed era figlia di Anastasia Trofimova, donna russa di 28 anni di origine siberiana, madre della bimba, trovata morta nuda a Villa Pamphili.

La coppia, insieme alla bambina, era stata avvistata diverse volte nei giorni precedenti il ritrovamento dei corpi, e alcune immagini mostrano Rexal Ford con la piccola in braccio il 5 giugno.

Andromeda Ford, nome con cui la bimba è stata registrata a Malta, dove sarebbe nata il 14 giugno 2024. Le autorità stanno verificando il legame di parentela con Rexal Ford attraverso il Dna.

Rexal Ford, un cittadino statunitense di 46 anni fermato in Grecia, è accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere. L’uomo arrestato in Grecia per il duplice omicidio di Villa Pamphili, noto come Rexal Ford (anche come Matteo Capozzi), ha un nome diverso nei registri anagrafici degli Stati Uniti. Il suo vero nome è Francis Kaufmann, questo “colpo di scena” ha aggiunto ulteriore mistero al caso, perché l’uomo si era presentato come Rexal Ford, ma il suo nome effettivo è diverso.

L’uomo fermato, Francis Kaufmann, è accusato dell’omicidio di una bambina di circa otto mesi a Villa Pamphili e sospettato della morte della madre della bambina. La polizia greca, su segnalazione della polizia italiana lo ha fermato nella mattinata di venerdì, poche ore dopo che la sua identificazione fosse diventata pubblica. La donna trovata morta, che era stata identificata come Stella Ford, aveva anch’essa utilizzato un cognome finto, e le indagini sono in corso per scoprire la sua vera identità.

Francis Kaufmann, aveva precedentemente un passato di violenza domestica e aggressioni negli Stati Uniti, dove era stato arrestato cinque volte e aveva scontato 120 giorni di carcere. L’identità di Rexal Ford era un alias utilizzato per vendere un personaggio, e il passaporto che possedeva era stato ottenuto grazie a un’autocertificazione.

Inoltre, l’uomo si spacciava per uno sceneggiatore e regista, nel 2020 ha ottenuto 863 mila euro di fondi pubblici del “Tax credit” per un suo film su Roma mai realizzato, il Decreto firmato dalla Direzione del cinema del Ministero, allora guidato da Franceschini, durante il governo Conte, per avere fondi, lo pseudo regista 46enne aveva fornito documenti falsi a nome di Rexal Ford, e aveva inventato la casa di produzione.

Gli inquirenti, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini e dal sostituto procuratore Antonio Verdi, sono riusciti a circoscrivere il caso riguardante Villa Pamphilj grazie al lavoro congiunto della Squadra Mobile e dello Sco, che hanno guidato le indagini dove è stato possibile risalire all’identità della donna, ritenuta inizialmente una 30enne, e della sua bambina ritenuta di circa 8 mesi.

Fondamentali per l’avanzamento dell’inchiesta anche una serie di segnalazioni incrociate, che hanno permesso di individuare il sospettato. La polizia e la procura di Roma sono riusciti a risolvere il caso mettendo in atto alcuni elementi di indagini in cui le autorità statunitensi hanno fornito elementi utili all’identificazione del soggetto e la polizia greca che ha evitato che il soggetto fuggisse

Così il procuratore capo di Roma, Francesco Lo Voi, nella conseguenziale conferenza nella città giudiziaria di piazzale Clodio a Roma ha avuto dopo il fermo in Grecia, del presunto killer della bimba ha illustrato le dinamiche del duplice delitto.

Tutti e tre erano cittadini americani, ma provenienti da zone diverse degli Stati Uniti.

L’uomo presentava tratti latinoamericani, mentre la donna e la bambina avevano una carnagione molto chiara, circostanza che ha alimentato, inizialmente, il sospetto che lui non fosse il padre biologico della piccola.