La Russia sta pianificando e sarebbe pronta a installare sistemi missilistici nella base militare di Sebha, in Libia, con l’intento di puntarli contro l’Europa (la base di Sebha si trova nell’entroterra libico, a circa mille chilometri da Lampedusa e da Malta, e rappresenta, per posizione geografica, un potenziale avamposto strategico per operazioni militari a medio e lungo raggio).
Una minaccia vera e propria contro l’Ue che dallo scoppio della guerra in Ucraina ha tenuto posizioni non gradite a Mosca. Le dichiarazioni del cancelliere tedesco, Friedrich Merz, che ha aperto alla possibilità di togliere limitazioni alla gittata degli armamenti che fornirà all’Ucraina ha indispettito la Russia, anche se il posizionamento “strategico” della Russia in Nord Africa sarebbe precedente alle dichiarazioni del Cancelliere tedesco.
Comunque il “posizionamento” russo in Africa prende sempre più una consistenza strategica con il i centri nevralgici… dal Burkina Faso, al Centrafrica, al Sud Sudan e Mauritania. Con la base militare in Libia siamo in una fase successiva per impossessarsi di tutta la Libia (arrestando o mandando via il Governo di Tripoli e neutralizzando tutte le milizie avversarie che abbiamo si sono fatte la guerra l’uno con l’altro a seguito della morte di al-Kikli).
Proprio l’uccisione a Tripoli del comandante miliziano da parte della Brigata 444, fedele al premier Abdulhamid Dabaiba, ha scatenato una spirale di violenze senza precedenti che ha offerto al generale Haftar l’occasione di avanzare verso Tripoli per prendere il controllo dell’intero paese.
La Russia che sostiene il generale Khalifa Haftar ed è intenzionata a espandere la presenza militare in Libia, collaborando anche con la Bielorussia per rafforzare la base di Sebha. La notizia non ha conferma ufficiale, ma il piano sarebbe già in fase avanzata…La grave instabilità in Libia vede il generale Khalifa Haftar avanzare verso Tripoli per consolidare le proprie posizioni.
Secondo accordi “particolari” con gli Usa, per piazzare alcune basi in funzione anti-europea. Quindi la Libia diventa la porta d’ingresso per “implicazioni particolari che vanno oltre i confini libici”.
Parte dell’intesa comprenderebbe il trasferimento in Libia di un milione di palestinesi?