Milano, 29 aprile 2025 – Mediobanca entra con decisione nel risiko bancario italiano lanciando un’offerta pubblica di acquisto (Opa) da 6,3 miliardi di euro su Banca Generali, segnando un passaggio chiave nel processo di consolidamento del settore finanziario nazionale.
Il consiglio straordinario di Mediobanca, riunitosi domenica con due astensioni, ha approvato l’operazione che sarà interamente finanziata attraverso uno scambio azionario. Il rapporto è fissato in 1,7 azioni Generali per ogni azione Banca Generali, sulla base delle quotazioni del 25 aprile. Il prezzo implicito dell’offerta si attesta a 54,17 euro per azione.
Il ruolo delle azioni Generali
La mossa è resa possibile grazie al pacchetto del 13,02% di azioni Generali già in possesso di Mediobanca (conosciuta anche come “Piazzetta Cuccia”), che verrà utilizzato come valuta per l’offerta. Un utilizzo strategico che rafforza il ruolo della banca milanese come perno nell’azionariato delle Generali e al contempo apre nuovi scenari nella governance dell’intero comparto assicurativo-finanziario.
Contesto regolamentare: la passivity rule
Da sottolineare come Mediobanca sia sottoposta alla passivity rule, ovvero la regola della passività, prevista dalla normativa per evitare che i vertici societari adottino misure ostili alle offerte pubbliche o scalate in corso. In base a questo principio, operazioni straordinarie devono ricevere l’approvazione degli azionisti. Per questo motivo, l’assemblea ordinaria di Mediobanca già convocata per il 16 giugno sarà determinante per approvare formalmente l’operazione.
Generali, Cda rinnovato con Mediobanca in posizione di forza
Nel frattempo, l’assemblea di Generali ha recentemente approvato il bilancio con l’89,9% del capitale presente e ha rinnovato il consiglio di amministrazione scegliendo la lista presentata da Mediobanca, che ha raccolto il 52,38% dei voti, contro il 36,8% della lista Caltagirone e il 3,67% di Assogestioni. Un risultato che conferma l’influenza di Mediobanca nel gruppo assicurativo triestino.
Sullo sfondo, anche MPS
L’operazione si inserisce in un contesto di movimento più ampio, che coinvolge anche Monte dei Paschi di Siena (MPS). L’assemblea degli azionisti di MPS ha approvato a larga maggioranza (86,48%) un aumento di capitale funzionale a una possibile Ops (offerta pubblica di scambio) su Mediobanca. È un’ulteriore dimostrazione di come il sistema bancario italiano sia al centro di una fase di trasformazione profonda, dove assetti storici e nuovi equilibri si ridisegnano sotto la spinta delle operazioni strategiche.
L’Opa di Mediobanca su Banca Generali rappresenta un passaggio strategico cruciale per rafforzare la posizione del gruppo in ambito wealth management e per consolidare la propria influenza sul mercato finanziario italiano. In attesa del voto dell’assemblea del 16 giugno, tutti gli occhi restano puntati su Piazzetta Cuccia e sulla sua capacità di guidare l’ennesima partita decisiva del risiko bancario nazionale.