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L’ILVA di Taranto nella bufera, tra accuse reciproche da parte del governo, magistratura e sindacati

Lo stabilimento siderurgico ex-ILVA di Taranto, ora gestito da Acciaierie d’Italia in Amministrazione Straordinaria (AdI in As), è stato teatro di un grave incendio all’Altoforno 1 il 7 maggio 2025, in un incendio che ha colpito l’Altoforno 1, trasformando il reparto in un “inferno di fuoco” per 188 secondi, con gli operai dello stabilimento che hanno rischiato la vita e in misura conseguenziale ha portato al sequestro dell’impianto da parte della magistratura.

Il governo ha convocato i sindacati per discutere di ammortizzatori sociali con l’annuncio di un aumento della cassa integrazione per i lavoratori oltre le misure per affrontare la crisi, ma i lavoratori e i sindacati rimangono preoccupati per le ricadute occupazionali con gli operai e i sindacati hanno reagito con scioperi e presidi, chiedendo responsabilità e trasparenza nel gestire la crisi e il futuro dell’azienda.

Il 15 maggio 2025 il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha accusato la Procura di Taranto di aver fornito informazioni non corrispondenti al vero riguardo alle richieste di interventi urgenti per la salvaguardia dell’altoforno. La Procura, guidata dalla procuratrice Eugenia Pontassuglia, ha negato tali accuse, sostenendo di aver agito tempestivamente.

Inoltre lo stesso Ministro Urso ha sottolineato che la metà della produzione significa la metà degli occupati rispetto a quanto programmato, con gravi ricadute sulla filiera e sull’indotto.

I sindacati a loro volta hanno accusato l’azienda di avere avviato unilateralmente la comunicazione dei numeri della cassa integrazione, senza confronto con le parti sociali.

A sua volta il Sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano, mercoledì 21 Maggio 2025, ha ammesso che il momento è particolarmente drammatico e che il tavolo con i sindacati non ha portato a risultati soddisfacenti.

I sindacati hanno deciso di aggiornare il tavolo, insoddisfatti delle risposte ricevute e lo stesso giorno, 21 maggio 2025, decine di lavoratori e delegati sindacali dell’ex Ilva di Taranto hanno occupato un tratto della statale Appia nei pressi dello stabilimento in occasione di uno sciopero di 4 ore.

Per lunedì 26 Maggio 2025: Il ministro Urso ha annunciato che il tavolo sarà nuovamente riunito al ministero del Lavoro per cercare soluzioni

Lo stabilimento dell’Ilva di Taranto è stato fondato nel 1960 a Taranto, con l’obiettivo di rilanciare l’economia del meridione d’Italia, ma nonostante la sua importanza economica, l’acciaieria ha sempre affrontato numerosi problemi ambientali, essendo stata identificata come la maggiore fonte inquinante nella città di Taranto.

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