Oramai è acclarato in Italia bisogna cambiare passo se si vuole vivere in tranquillità e benessere. Oltre a ridefinire i programmi economici di sviluppo (allontanandoci da quelle politiche “green” imposte dalla Unione Europea ridefinendo i principi di intervento statale così come prospettato nella prima repubblica) il la “sicurezza” (con la “S” maiuscola) è l’altro problema da risolvere in maniera forte e decisa. Non è possibile che le periferie italiane (soprattutto nelle grandi città) sia divenuto un problema per eccellenza dove dallo spaccio alla violenza spicciola i cittadini non si sentono sicuri del proprio vivere in una comunità “decente”. L’immigrazione incontrollata è uno dei fenomeni da ricercare come instabilità sociale ma quello che preoccupa sono i soggetti (soprattutto giovanili) di seconda e terza generazione di matrice “Magrebina) i cosiddetti “Maranza” che imperversano anche al centro città e che con la loro violenza contribuiscono a rendere “instabile” la vita sociale dei comuni cittadini. Un fenomeno che vede le forze dell’ordine impotenti in quanto “fermati” da leggi a dir poco “accondiscendenti” verso questi malfattori… (non parliamo del fenomeno metropolitane dove donne di etnie poco chiare… fanno da padrone con furti effettuati con destrezza ai danni di inconsapevoli cittadini e turisti…). Riprendiamoci la nostra sicurezza dando a chi di dovere forza e dignità (forze dell’ordine) e togliamo la cittadinanza (con leggi apposite anche a quelli di seconda e terza generazione) rimandandoli a casa in quanto il più delle volte affermano di sentirsi minimamente italiani,
