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La Corte d’Appello di Bari ha assolto Daniela Casulli, maestra elementare originaria di Bari, dalla condanna per corruzione di minorenni e produzione di materiale pedopornografico, con la motivazione che “il fatto non costituisce reato” 

La decisione, emessa il 30 ottobre 2025, ha ribaltato la sentenza di primo grado del luglio 2024, che aveva condannato la donna a sette anni e tre mesi di reclusione e a una multa di 75mila euro. 

L’assoluzione ha permesso alla Casulli di tornare a insegnare, poiché sono venute meno le pene accessorie come l’interdizione dai pubblici uffici e l’impossibilità di svolgere lavori a contatto con i minori.

La vicenda risale al 2021, quando la donna, nota online come “Zia Martina“, fu arrestata e posta agli arresti domiciliari dopo che video di rapporti sessuali con minori circolarono sui telefoni di altri ragazzi.

Nonostante non abbia mai negato i rapporti sessuali con adolescenti, la Casulli ha sempre sostenuto che i ragazzi coinvolti avevano già compiuto 15 anni e che i video erano stati registrati e diffusi dai minori stessi, non da lei.

L’avvocato difensore David Terracina ha sottolineato che la Corte ha applicato la legge con coraggio, nonostante le pressioni mediatiche, riconoscendo che non vi era dolo nel reato di corruzione di minorenni.

La stessa Casulli ha reso pubblica l’assoluzione sui social, definendola una vittoria per la giustizia e il diritto al giusto processo.

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