Appello della eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinistra in vista del voto sulla revoca dell’immunità in quanto deputato della Unione europea affermando: “Il mio caso non è personale, ma politico”
«L’Europa deve decidere da che parte stare: con il diritto o con l’autoritarismo». Con queste frasi Ilaria Salis, eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinistra, interviene sulle colonne de “La Stampa” a meno di dieci giorni dal voto della commissione Juri del Parlamento europeo sulla revoca della sua immunità parlamentare, chiesta dal governo ungherese proprio sul “caso Ilaria Salis”.
Ilaria Salis è accusata di lesioni aggravate ai danni di due manifestanti neonazisti in Ungheria nel febbraio 2023… inoltre prima di essere arrestata in Ungheria, Salis aveva un passato di attività militante e aveva riportato condanne (passate in giudicato) per accensioni ed esplosioni pericolose, resistenza a pubblico ufficiale durante lo sgombero di attivisti anarchici da un centro sociale milanese e durante lo sgombero di uno stabile a Saronno, e invasione di edifici.3 Inoltre, era stata segnalata all’autorità giudiziaria in altre 29 occasioni.
Nel 2017, era stata coinvolta in un episodio in cui era stata accusata di un presunto coinvolgimento in un assalto a un chiosco della Lega a Monza, ma nel dicembre 2023 era stata assolta dal Tribunale di Monza dalle accuse di danneggiamento e violenza privata per l’assalto a un gazebo della Lega avvenuto sei anni prima.
Ilaria Salis è stata candidata alle elezioni europee per Alleanza Verdi e Sinistra (eletta con oltre 176mila preferenze), un’alleanza che comprende il Partito dei Verdi e Sinistra Italiana. Ha ottenuto la vittoria alle elezioni europee del 2024, diventando europarlamentare con questa coalizione. Nel suo partito politico è indicata come “Indipendente di area Alleanza Verdi e Sinistra“.
Quindi un appello al governo italiano chiedendo anche l’intervento della premier Giorgia Meloni in suo favore sarebbe utile.
Ma la domanda che ci si pone sarebbe: “Dopo l’intervento della Meloni a favore dell’attivista (di sinistra) egiziano Patrick Zaki (che non si è degnato neanche di “ringraziare” il governo italiano, in primis la Meloni, per essersi interessati – spesi – alla sua scarcerazione perché… comunque si voglia dire… qualcosa è stato dato all’Egitto… in cambio della sua liberazione…) quale interesse tangibile avrebbe la premier Meloni ad intervenire in suo favore (Ilaria Salis) verso una persona che si è scagliata, in questo anno da eurodeputata, contro le forze dell’ordine, a favore di “occupazioni abusive di immobili”, a favore dei “centri sociali”… “.

Tutte questioni che il governo italiano, ed in primis il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, hanno combattuto attuando il recente “Decreto sicurezza” di cui la stessa coalizione Alleanza Verdi e Sinistra abiura ed ha bollato come “legge fascista”…
Sicuramente in politica tutto può succedere… ma a… “tutto c’è un limite”…