Secondo una relazione della Corte dei conti francese, solo poco più di un terzo delle sale dispone di almeno una telecamera, con percentuali particolarmente basse in aree chiave come l’ala Denon (dove si trova la Galleria Apollo) e l’ala Richelieu, dove tre quarti delle sale non sono sorvegliate.
Il punto d’ingresso usato dai ladri, una finestra sul Quai François-Mitterrand, non era coperto da alcuna telecamera, e la sola telecamera presente era orientata verso ovest, non inquadrando il balcone utilizzato per l’effrazione.
La direttrice del museo, Laurence des Cars, ha ammesso una “terribile mancanza” e ha chiesto l’istituzione di un commissariato di polizia all’interno del Louvre.
Il sistema di videosorveglianza del Louvre è considerato obsoleto, con molte telecamere analogiche che producono immagini di bassa qualità e un piano di ammodernamento che non sarà completato prima del 2030.
Nell’ala Denon, dove si trova la Galleria Apollo e la Gioconda, un terzo delle sale non dispone di telecamere, mentre nel settore Richelieu la percentuale sale al 75%.
Nonostante un budget annuale di 323 milioni di euro, gli investimenti nella sicurezza sono stati esigui, con solo 138 telecamere aggiuntive installate negli ultimi cinque anni.
Il furto ha portato a un dibattito politico, con accuse di abbandono per oltre 40 anni e richieste di una commissione di inchiesta parlamentare.



