Il Gruppo Prada acquisisce Versace da Capri Holdings per 1,25 miliardi di euro

Il Gruppo Prada ha annunciato oggi l’acquisizione della storica casa di moda italiana Versace da Capri Holdings, per una cifra pari a 1,25 miliardi di euro. L’operazione è attualmente in attesa di approvazione da parte delle autorità competenti.

L’ingresso di Versace nel portafoglio del Gruppo Prada rappresenta una svolta significativa per l’imprenditoria italiana, che si riappropria di uno dei marchi più iconici del Made in Italy, dopo anni di acquisizioni da parte di gruppi stranieri. Conosciuta in tutto il mondo per la sua creatività, artigianalità e per il suo prestigio, Versace torna così sotto il controllo di un’eccellenza italiana.

Versace era stata acquistata nel gennaio 2019 da Capri Holdings (all’epoca Michael Kors Holdings) per oltre 2,1 miliardi di dollari. La decisione di metterla nuovamente in vendita è arrivata dopo il fallimento della fusione tra Capri e Tapestry – gruppo proprietario di Coach, Kate Spade e Stuart Weitzman – bloccata a novembre dalla Federal Trade Commission statunitense.

Da quel momento, Capri Holdings ha avviato un piano di riorganizzazione focalizzato sul rilancio del marchio Michael Kors, e sta ancora cercando un acquirente per Jimmy Choo, altro brand nel suo portafoglio.

Contestualmente all’acquisizione da parte di Prada, Versace ha annunciato un importante cambiamento ai vertici creativi: Donatella Versace lascia la direzione stilistica della maison, che aveva assunto quasi trent’anni fa dopo la morte del fratello Gianni nel 1997, per assumere il ruolo di Chief Brand Ambassador. Al suo posto, Prada ha nominato Dario Vitale come nuovo Chief Creative Officer.

Vitale proviene da Miu Miu – marchio gemello di Prada – dove ha lavorato dal 2010, ricoprendo ruoli di crescente responsabilità fino a diventare direttore del design del prêt-à-porter e responsabile dell’immagine del brand. La sua lunga esperienza all’interno del gruppo Prada gli conferisce grande credibilità in vista del nuovo incarico.

L’operazione, accolta con entusiasmo sia da parte del mercato sia dagli osservatori del settore, segna un importante passo avanti nella riaffermazione del primato italiano nel mondo della moda. Per Prada si tratta non solo di un ampliamento strategico del proprio portafoglio, ma anche di un messaggio forte: la moda è, e resta, una prerogativa italiana per eccellenza.