Il governo si appresta a togliere la scorta garantita dai servizi segreti ai predecessori di Giorgia Meloni nel ruolo di presidente del Consiglio. La decisione si configura come un atto dovuto, ad applicazione di una circolare emanata dal governo Conte 2, ma mai applicata.
La premessa di fondo è che la protezione dell’intelligence «costituisce una deroga alla disciplina generale, che riserva al Ministro dell’Interno la competenza ad adottare i provvedimenti di protezione».
In virtù di questa circolare a decadere il regime di tutela «speciale» di cui beneficiavano sin qui i premier venuti prima di Conte, con un dispositivo «misto» organizzato dall’Aisi con il ministero dell’Interno, saranno dal 1° gennaio 2026: Paolo Gentiloni, Matteo Renzi, Mario Monti, Romano Prodi e Massimo D’Alema tutti gli ex premier espressi dal centrosinistra nell’ultimo ventennio.
Perché gli ex premier non saranno più protetti dall’Aisi??? Il motivo viene spiegato da Mantovano in una nota in cui si riportano le conseguenze della circolare… «Con un decreto presidenziale del 2020 è stata condotta una generale rivisitazione dei dispositivi di tutela e protezione assicurativa con personale dell’intelligence al fine di dismettere gradualmente le misure riconducendo la competenza. In tal senso, dopo proroghe del regime transitorio, protrattosi per cinque anni, ne è stata disposta la cessazione, determinando l’entrata in vigore del regime ordinario dal 1° gennaio 2026»,
Gli ex presidenti del Consiglio interessati dalla misura, sono quindi invitati a prendere contatto col Viminale… «ai fini dell’attivazione delle previste procedure di legge per l’assegnazione del servizio di protezione» garantito da quella data in poi dal ministero dell’Interno».
Giuseppe Conte e Mario Draghi non dovranno affrontare alcun cambiamento per loro infatti era già decaduto il dispositivo dell’Aisi, dunque non beneficiavano della scorta «mista» Viminale-servizi segreti.
Mantovano precisa che resterà intatto il dispositivo di protezione anche per l’attuale premier Giorgia Meloni: «Per completezza d’informazione, si rappresenta che le misure differenziate restano invariate unicamente per il Presidente del Consiglio dei ministri pro tempore, in conformità alla normativa vigente».
Quale sarà la reazione degli interessati??? Staremo a vedere…