Il Governatore lo ha comunicato attraverso i suoi canali social di aver ricevuto un avviso di garanzia per corruzione e nel suo comunicato video afferma che le indagini che lo hanno raggiunto riguarderebbero “un’inchiesta più ampia che coinvolgerebbe più persone” e che “in questi anni ho gestito la Regione con un rigore assoluto” e di non aver fatto “mai niente che si avvicinasse pure lontanamente a un’ipotesi di corruzione”.
Inoltre aggiunge: “Non sono sereno, perché essere iscritto nel registro degli indagati, anche a mia tutela, come mi dicono, per me è una cosa infamante: è come se mi avessero accusato di omicidio” e sempre nel video pubblicato sui social ricorda che “in questi anni ho detto ai magistrati e agli inquirenti che in una Regione come la Calabria bisogna indagare, indagare, sempre indagare fino in fondo”. Quindi il presidente invita gli inquirenti a fare “la stessa cosa” sul suo conto.
Sempre nel video dice: “Indagate, indagate, indagate col massimo rigore, controllatemi tutto, perché io non ho fatto nulla di male”.
“Ho chiesto oggi stesso di essere interrogato dai magistrati, pure al buio, perché non so nemmeno quale circostanza mi viene contestata”, conclude aggiungendo: “Per come mi sono comportato in questi anni non ho nulla da temere”.
Appresa la notizia delle indagini a carico di Roberto Occhiuto, Antonio Tajani
Ministro degli Esteri dice “certo della sua innocenza” nonché “convinto che l’esito delle indagini gli renderà giustizia”. “Forza Roberto”, conclude Tajani.