Che il clima stia attraversando un momento di cambiamento è risaputo… le calotte polari stanno avendo riduzioni considerevoli ed a ritmi sostenuti… le nevi perenni sulle alte montagne sono un altro problema climatico da considerare, ma quello che colpisce e che la siccità, in alcune parti del mondo, sta diventando sistematico e con esso i risvolti di carattere animalistico e sociale.
In Italia il problema si viene a creare in quanto si assiste ad un fenomeno curioso… ci sono parti d’Italia dove il problema acqua è diventata una ossessione in quanto le piogge stanno creando delle vere e proprie “iatture” territoriali con allagamenti, smottamenti di terreno ed altro… dando “filo da torcere” ad intere popolazioni con risvolti sociali davvero imprevedibili (con decine di centri tagliati fuori dal mondo in quanto le strade sono impraticabili… ed altro ancora).
Altro problema è la siccità (soprattutto nell’Italia meridionale) dove oltre ad esserci un problema riguardante l’approvvigionamento idrico delle popolazioni diventa un fattore economico in quanto non ci sono riserve idriche per l’agricoltura soprattutto in regioni di chiara ispirazione agricola. Una somma di problematiche di difficile soluzione soprattutto in momenti di crisi politica internazionale dove alcuni prodotti (cereali) potrebbero avere dei contraccolpi importanti.
A questo si sommano anche inconvenienti climatici legati al mondo marino dove nuove specie (dette “aliene”) cominciano ad introdursi, soprattutto nel Mediterraneo, mare chiuso e quindi portatrice di una individuabile fauna marina che si vede “invasa” invece da una moltitudine di pesci tropicali che mettono in serio pericolo le specie autoctone dei nostri mari e che nel tempo potrebbero alterare l’ecosistema creatosi in millenni nei nostri mari.
Individuabili nel “pesce scorpione”, nella “triglia tropicale”, con il temibile “pesce palla maculato” fino al famigerato “granchio blu” … pesci che stanno davvero alterando la fauna locale ma soprattutto facendo estinguere un certo numero di razze marine di chiaro stampo mediterraneo. Una perdita di biodiversità che sta causando una contrazione del Pil globale italiano che si avvicina a quasi il dieci per cento annuo
Per fare un esempio il famigerato granchio blu ha già messo in ginocchio oltre 3mila aziende ittiche, costringendone parecchie alla chiusura con un danno economico stimato in quasi 200 milioni di euro. Le regioni maggiormente colpite sono il Veneto e in Emilia-Romagna la cui produzione di vongole è stata quasi azzerata con gli allevamenti di cozze (in particolare quelli della pregiata Scardovari Dop) che sono stati gravemente danneggiati.
Occhio al mutamento climatico e con esso ad una economia che risente di tali cambiamenti,,,