Confronto.eu – L’informazione libera

Il 25 Aprile festa della liberazione e della democrazia

Per il 25 aprile, festa della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, vi sono state tantissime manifestazioni che hanno visto coinvolti i nostri politici di punta che hanno partecipato alle tante “sfilate” che hanno caratterizzato questa giornata che ricordava l’ottantesimo anniversario dell’evento che ha determinato la Repubblica italiana e con essa il sistema democratico che ci vede coinvolti tutt’oggi.

Il Presidente della Repubblica Mattarella con il Presidente del Consiglio Meloni ed il Ministro della Difesa Crosetto (insieme ai presidenti di Camera e Senato e altre autorità) stamattina ha partecipato alla cerimonia all’Altare della Patria (foto) dove hanno depositato una corona d’alloro nell’ottantesimo anniversario della Liberazione. In una nota.

La presidente del Consiglio Meloni ha affermato che oggi “l’Italia onora la sua ritrovata libertà e riafferma la centralità di quei valori democratici che il regime fascista aveva negato e che da settantasette anni sono incisi nella Costituzione repubblicana“.

Dai social, Matteo Salvini ha condiviso un passaggio della Carta di Chivasso, anche conosciuta come Dichiarazione dei rappresentanti delle popolazioni alpine, un documento stilato nel 1943 da alcuni esponenti della Resistenza delle valli alpine tra Piemonte e Valle d’Aosta.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani in visita alle Fosse Ardeatine ha ribadito che “Oggi è la festa di tutti gli italiani. La festa del Tricolore non è una festa di parte. Sobrietà significa fare tutto senza violenza, senza grida, ma ricordando il sacrificio di tante vittime cadute per la libertà“.

La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, a margine delle commemorazioni a Marzabotto: “È un 25 aprile di resistenza e di libertà e il Paese festeggia la libertà. Anche oggi la lezione di chi ha lottato e ha dato la vita per la nostra libertà è quanto mai attuale. Libertà, liberazione, resistenza, ora e sempre“.

La vicepresidente del Senato Mariolina Castellone dal Movimento 5 stelle ha scritto sui social: “Ricordare i valori di libertà, di ripudio della guerra, di aspirazione alla pace che furono alla base della Resistenza vuol dire, indirettamente, rendere omaggio anche alla figura del nostro amato Papa

Carlo Calenda con tono di chiaro risentimento e con una punta di polemica ha sottolineato riguardo i fatti di Torino dove: “A militanti di Azione, +Europa e Italia Viva con bandiere ucraine ed europee è stato impedito di partecipare alla fiaccolata per la Liberazione. Ogni anno la sinistra cerca di appropriarsi di una Festa nazionale, escludendo a suo piacimento partecipanti che ritengono ‘non allineati‘.