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Il Conclave

Il Conclave è il processo attraverso il quale i cardinali eleggono il nuovo Papa. Solitamente si tiene tra il 15° e il 20° giorno dopo la morte del Pontefice, tempo necessario per permettere ai cardinali di tutto il mondo di arrivare a Roma.

La parola Conclave deriva dal latino cum clave (“con chiave”), indicando il fatto che i cardinali vengono chiusi nella Cappella Sistina fino alla scelta del nuovo Pontefice.

Qui i cardinali votano segretamente su apposite schede. Per essere eletto, un candidato deve ottenere i due terzi dei voti.

Dopo ogni scrutinio, le schede vengono bruciate. Se non si è raggiunta la maggioranza richiesta, il fumo che esce dal comignolo della Cappella Sistina è nero. Quando viene eletto il nuovo Papa, il fumo è bianco, segnalando la fine del Conclave.

Il cardinale eletto viene chiamato con la formula “Accetti la tua elezione canonica a Sommo Pontefice?”. Se accetta, sceglie un nome da Papa e viene condotto nella Stanza delle Lacrime per vestirsi con le tradizionali vesti papali.

Infine il cardinale protodiacono si affaccia dalla loggia centrale di San Pietro e pronuncia la storica formula “Habemus Papam!“, annunciando il nome del nuovo Pontefice.

Ci sono anche coloro che dovranno confrontare nel Collegio cardinalizio, nella sua totalità, e poi il conclave che dovrà eleggere il successore di Bergoglio. Al momento, i cardinali elettori sono 137, ciò significa che servono 91 voti per diventare Papa.