L’attività, che non risultava iscritta all’Organismo per la gestione degli Elenchi degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi (OAM), era stata oggetto di un controllo finalizzato all’accertamento del rispetto della normativa antiriciclaggio.
L’attività commerciale, che esibiva l’insegna “compro oro – pagamento in contanti o cambio merce”, era stata rilevata in violazione degli obblighi di identificazione della clientela e di registrazione della merce.
All’interno della cassaforte e del laboratorio adiacente sono stati rinvenuti numerosi gioielli usati, tra cui collane, braccialetti, orecchini e anelli, molti dei quali con incastonate pietre di pregio e diamanti.
Il titolare dell’esercizio è stato deferito per i reati di esercizio abusivo dell’attività di compro oro e di ricettazione.
Il procedimento è attualmente in fase di indagini preliminari, e la responsabilità dell’indagato dovrà essere accertata nel corso del processo.



