Con il presidente Usa Donald Trump, a seguito degli attacchi russi sull’Ucraina, che ha criticato le operazioni ucraine con droni dentro i confini russi cui sono seguiti massicci raid di ritorsione: “Hanno dato a Putin una ragione per bombardare. Spero che la guerra non diventi nucleare”. E sulle sanzioni contro Mosca ha affermato: “Sì, se necessario”.
Volodymyr Zelensky ha affermato, a sua volta, che se la Russia non sente pressione dal mondo e continua a uccidere, denunciando gli ultimi attacchi condotti a Cernihiv, Kharkiv, Sumy, Donetsk, Kherson e Zaporizhzhia.
Il sindaco di Kharkiv ha affermato che vi è stato: “Il più potente dall’inizio della guerra”. Missili e droni pure contro Dnipro e Ternopil.
Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, Dmitry Medvedev, su X attacca le autorità di Kiev in merito allo scontro sullo scambio di prigionieri con parole al limite della decenza: “Quei bastardi di Kiev non vogliono prendere i corpi dei loro soldati morti. Ci sono due motivi: fa paura ammettere che ce ne sono 6.000 e non vogliono pagare le vedove. Che feccia satanica! Bruciateli all’inferno!“.
Il tenente generale Alexander Zorin, rappresentante del gruppo negoziale russo, citato dalla Tass ha detto: “La parte russa, in stretta conformità con gli accordi di Istanbul del 2 giugno, ha portato la prima parte delle salme dei soldati ucraini caduti sul luogo per lo scambio” con l’Ucraina, “ovvero 1.212 salme. In conformità con il programma concordato a Istanbul, abbiamo completato questo compito. Purtroppo, nessuno da parte ucraina ha preso contatto oggi, l’azione non ha avuto luogo“.
Comunque l’Ucraina e la Russia sono pronte a scambiare 500 prigionieri di guerra per parte questo fine settimana, come unico punto di intesa raggiunto nei colloqui a Istanbul.
La Germania si prepara a un possibile attacco russo entro i prossimi quattro anni e punta a rafforzare drasticamente la propria rete di rifugi antiatomici, lo ha annunciato Ralph Tiesler, capo dell’Ufficio federale per la protezione civile (Bbk), sottolineando che il Paese “è inadeguatamente preparato” a uno scenario di guerra e che “per troppo tempo si è creduto che non fosse necessario“.
Intanto l’ambasciatore russo a Londra, Andrei Kelin, ha accusato il Regno Unito di essere dietro gli ultimi raid di Kiev, affermando che queste azioni portano il conflitto a un livello diverso di escalation e avvertendo che la Russia dovrà rispondere. La Procura russa ha messo al bando il British Council, accusandolo di attività non conformi.
A sua volta l’ambasciatore USA alla NATO, Matthew Whitaker, ha sottolineato l’urgenza di aumentare la capacità produttiva del settore della difesa per superare la Russia.