Beppe Grillo è pronto ad avviare un’azione legale per riappropriarsi del nome e del simbolo del Movimento 5 Stelle, attualmente guidato da Giuseppe Conte in quanto Grillo sostiene che il simbolo e il nome del Movimento 5 Stelle rappresentano un asset fondamentale per l’identità del partito e che il loro uso attuale da parte di Conte e della nuova dirigenza viola i valori fondanti del movimento.
Il Movimento 5 Stelle, guidato da Conte, risponde dichiarando di essere «assolutamente tranquilli» rispetto a quanto richiesto da Beppe Grillo ritenendole «infondate» e che nel novembre del 2024 fu l’assemblea costituente del M5s che ha approvando una serie di cambiamenti radicali ha abolito la figura del garante, rappresentata da Grillo (con tanto di compenso annuale stimato intorno ai trecentomila (300.000,00) euro, estromettendolo dal movimento
Anche se in passato, Grillo ha espresso sempre un disagio diffuso per l’uso del simbolo da parte di Conte e della nuova dirigenza, affermando: «Vedere questo simbolo rappresentato da queste persone mi dà un senso di disagio. Fatevi un altro simbolo. Il Movimento è stramorto, ma l’humus che c’è dentro no».
Questa mossa segna una nuova fase di tensione tra il fondatore del Movimento 5 Stelle e la leadership attuale, con conseguenze giudiziarie significative per il futuro del partito che ha affermato che, in caso di iniziativa legale, risponderanno a tono, sottolineando che il partito non ha subito sconfitte in sede giudiziaria con i legali di Grillo, a loro volta, che hanno già ricevuto l’incarico per avviare l’azione legale, che potrebbe avere ripercussioni significative sull’uso del logo in vista delle prossime scadenze elettorali