L’Etna ha registrato una nuova eruzione con il crollo di una parte del cratere di Sud-Est, generando una nube eruttiva alta diversi chilometri e un flusso piroclastico. L’attività esplosiva ha prodotto tre colate laviche principali, ma il materiale caldo non ha superato l’orlo della Valle del Leone e non ci sono pericoli per la popolazione.
Una nuova eruzione, con il crollo di una parte del cratere di Sud-Est per l’Etna, generando una nube eruttiva alta diversi chilometri e un flusso piroclastico visibile da Catania e dal mare.
Il tremore vulcanico ha raggiunto valori molto alti, poi è sceso a livelli considerati normali.
Tre colate laviche principali con attività esplosiva si sono dirette a sud, est, e nord, raggiungendo la parete nord della Valle del Bove, ad ora in fase di raffreddamento con il tremore vulcanico che ha raggiunto valori molto alti, poi è sceso a livelli considerati normali.
Il vulcano ha eruttato materiale fine di colore rossastro prodotto dal flusso piroclastico che è stato trasportato dai venti sia in alto che con ricaduta a Cesarò (Messina) e Bronte (Catania).
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha emesso un avviso per l’aviazione (VONA) che è stato declassato al livello più basso, di colore verde, per l’assenza di emissione di cenere lavica anche se nei prossimi giorni, l’INGV effettuerà rilievi sul terreno per la mappatura del deposito.
Per nota di cronaca l’ultima eruzione intensa del vulcano era avvenuta il 2021 con l’Etna che non ha sviluppato attività eruttiva così intensa.
Il fenomeno è stato ripreso con video e foto che sono stati postati sui social network, rendendo virale l’attività eruttiva dell’Etna anche dai turisti che si trovavano nelle vicinanze del vulcano che sorpresi dall’evento hanno iniziato a fuggire, alcuni riprendendo la scena con i cellulari.