Le conclusioni riguardo il summit di Parigi voluto da Macron riguardo le trattative Russia Stati Uniti a Riad hanno evidenziato le diverse visioni che l’Europa nella sua interezza (… Europa e non Unione Europea in quanto il Regno Unito non fa parte della Unione Europea a seguito della BREXIT voluta dall’ex premier Britannico Boris Johnson… dinamico fautore e protagonista della guerra Russia-Ucraina, assieme al Presidente americano Joe Biden, del fallimento del Trattato di Minsk…).
Le dichiarazioni del post summit danno senso ad affermazioni di diversa natura con Zelensky che conclude “A Parigi molte domande e poche risposte sul possibile dispiegamento di truppe europee in Ucraina dopo il cessate il fuoco” aggiungendo che il presidente russo Vladimir Putin “non vuole” la pace e che vuole dividere l’Europa e l’America”.
Macron invece aggiunge che “Ci sarà una forza di rassicurazione composta da diversi Paesi europei” nel caso di raggiungimento della pace in Ucraina precisando che questa avrà base “in alcuni luoghi strategici” dell’Ucraina… in caso di pace e che tali forze avranno un carattere di dissuasione nei confronti di una potenziale aggressione russa”. Macron ha anche spiegato che al momento non c’è unanimità sull’invio di una forza di “rassicurazione” (i cosiddetti “peacekeeper”) … guidata dall’Europa.
Per il premier del Regno Unito Keir Starmer l’Europa si sta “mobilitando” in quanto continente, dentro e fuori i confini dell’Ue, “come non si vedeva da decenni”; ed ha anche aggiunto che la coalizione dei “volenterosì” deve essere presente per garantire “una pace attraverso la forza” e la sicurezza dell’Ucraina di fronte alla Russia. Ma ha anche ribadito che “il sostegno degli Usa” è indispensabile per imporre a Mosca un vero cessate il fuoco e assicurare agli alleati le garanzie.
Da parte italiana la Meloni ribadisce il no a militari italiani a Kiev dando importanza ad una efficace attuazione e monitoraggio del cessate il fuoco, su cui si sta facendo spazio un possibile ruolo delle Nazioni Unite (tutto questo in linea con la posizione del Governo italiano). Inoltre la Presidente del Consiglio italiana ha anche “sottolineato l’importanza di continuare a lavorare con gli Stati Uniti per fermare il conflitto e raggiungere una pace che assicuri la sovranità e la sicurezza dell’Ucraina, auspicando il coinvolgimento di una delegazione americana al prossimo incontro di coordinamento” … riaffermando che “debbano trovare fondamento nel contesto euroatlantico, anche sulla base di un modello che in parte possa ricalcare quanto previsto dall’articolo 5 del Trattato di Washington”.
Per la Von der Leyen che ha considerato l’incontro “molto positivo con la coalizione dei Volenterosi che è diventata più grande, più forte e molto determinata” e che c’è stata “un’ampia discussione su come intensificare il supporto all’Ucraina nel breve termine, finanziariamente e militarmente, le esigenze militari dell’Ucraina che devono essere soddisfatte, ma anche le esigenze finanziarie. E qui posso contribuire dicendo che anticiperemo la parte Ue dei prestiti del G7 per l’Ucraina”.
Sicuramente un summit non risolutivo per la pace in Ucraina ma che comunque è riuscito a mettere insieme le diverse anime di una Europa sempre più isolata dal resto del mondo con un Macron voglioso di essere protagonista di una pace che guarda al riarmo europeo come condizione essenziale per diventare protagonisti da parte di un mondo … che non ci vuole…