Sempre più al centro del mondo la diplomazia italiana e con essa la figura della Premier Giorgia Meloni in quanto interlocutrice “essenziale” negli equilibri internazionali e di mediazione.
Ricordiamo l’incontro tra la premier e Trump alla Casa Bianca (prima leader della Unione europea ad essere ricevuta dal Presidente statunitense), il trilaterale Vance-Meloni-von der Leyen riguardo i “Dazi” americani imposti alla Unione europea (oltre un certo disimpegno militare americano nei confronti della Nato).
A seguito della telefonata tra il Presidente statunitense Trump e il Presidente russo Putin la Presidente Meloni, sentitasi con il Presidente Trump, ha avuto conversazioni telefoniche con il Presidente francese Emmanuel Macron, il Cancelliere tedesco Friedrich Merz, Presidente finlandese Alexander Stubb, Presidente Commissione europea von der Leyen e col Presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Da queste telefonate si è cominciato a lavorare per l’avvio dei negoziati ed a tal riguardo è stata considerata positiva la disponibilità del Santo Padre Leone XIV ad ospitare i colloqui di pace presso il Vaticano con l’Italia disponibile a dare un contributi per facilitare i contatti tra le parti e lavorare per la pace.
La premier italiana, Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto quindi una conversazione telefonica con il Santo Padre Leone XIV sui prossimi passi da compiere per costruire una pace giusta e duratura in Ucraina.
Il colloquio, fa seguito proprio dalla telefonata di ieri con il Presidente Trump e con altri leader europei, nel corso della quale è stato chiesto al Presidente del Consiglio italiano di verificare la disponibilità della Santa Sede a ospitare i negoziati.
Trovando nel Santo Padre conferma della disponibilità ad accogliere in Vaticano i prossimi colloqui tra le parti con il Presidente del Consiglio italiano che ha espresso profonda gratitudine per l’apertura di Papa Leone XIV e per il suo incessante impegno a favore della pace.
Spiragli di pace?… Può darsi. Ma rimane il segno della Premier italiana come interlocutrice “credibile” in uno scenario internazionale sempre più alle prese da personalismi e cadute di stile (diplomatico) da parte degli “improbabili” mediatori o… interlocutori che siano!!!