La “nuova” tensione tra India e Pakistan subito dopo l’attacco terroristico del 22 aprile nel Kashmir indiano, per il territorio contestato dopo l’attentato di Pahalgam, che ha causato 26 morti… con l’India che ha risposto lanciando missili contro nove presunte infrastrutture terroristiche in Pakistan.
A seguito di questo episodio il Primo ministro pakistano Shehbaz Sharif ha avvertito l’India che il suo Paese “… ha tutto il diritto di rispondere con la forza a questo atto di guerra imposto dall’India“.
Riguardo questo conflitto... tutto ha inizio il 3 maggio quando l’India ha condotto esercitazioni militari sulla Ganga Expressway, nel distretto di Shahjahanpur, nell’Uttar Pradesh, aumentando ulteriormente la tensione tra i due paesi.
Il 5 maggio il Pakistan ha condotto un test missilistico con un missile superficie-superficie a gittata di 120 chilometri, dimostrando la sua prontezza difensiva.
A seguito di questi avvenimenti il 6 maggio 2025 l’India ha accusato le forze pakistane di aver violato il cessate il fuoco lungo la Linea di Controllo (Loc), aprendo il fuoco in diverse aree del Kashmir. E per “ripicca” la stessa Nuova Delhi ha anche ridotto il flusso d’acqua verso il Pakistan chiudendo le paratie della diga di Balihar.
Il 7 maggio 2025 il primo ministro pakistano Shehbaz Sharif ha dichiarato che il suo Paese risponderà con la forza all’attacco indiano, accusando l’India di aver colpito il territorio pakistano causando 8 morti e 35 feriti in kasmir.
Tutto questo accade in quanto la regione del Kashmir è contesa dal 1947 ed ha già provocato due delle tre guerre combattute tra i due paesi con l’India che accusa il Pakistan di sostenere gruppi armati separatisti attivi in Kashmir (il Fronte di Resistenza), che ha, a sua volta, rivendicato la responsabilità dell’attacco del 22 aprile.
Nel ricordare che sia l’India che il Pakistan fanno parte del BRICS subito la Russia si è appellato ad una de-escalation del conflitto, sperando che le parti riescano riducano il livello di tensione tra loro…con il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov che si è dichiarato pronto a mediare tra le parti.