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A Gaza ancora guerra e sparatorie da parte israeliana. Gli USA bloccano una risoluzione ONU per il cessate il fuoco

Secondo fonti di Hamas, l’esercito israeliano ha ammesso di aver sparato contro una folla in attesa di aiuti umanitari a Rafah, causando almeno 27 morti e 90 feriti, secondo fonti di Hamas.

Un attacco israeliano ha colpito l’ospedale al-Ahli (l’ottava volta) di Gaza City, dall’inizio della guerra, uccidendo almeno 4 persone, tra cui 3 giornalisti.

La Gaza Humanitarian Foundation ha riaperto due centri per distribuire aiuti con la situazione che rimane critica, soprattutto nel sud della Striscia di Gaza, dove non ci sono più strutture sanitarie operative

Le forze israeliane hanno confermato di aver allargato l’offensiva di terra nella Striscia di Gaza, con operazioni a Khan Younis e Jabalia.

Un attacco a Jabalia ha causato la morte di 14 palestinesi, molti dei quali donne e bambini. Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha dichiarato che l’esercito israeliano continuerà a bombardare il Libano se Hezbollah non verrà disarmato.

Il corpo del cittadino thailandese Natthapong Pinta, preso in ostaggio e ucciso (da Hamas) durante la prigionia a Gaza dalle Brigate Mujahideen, è stato restituito a Israele. Anche i corpi degli israelo-statunitensi Judy Weinstein-Haggai e Gadi Haggai sono stati recuperati.

Gli Stati Uniti hanno bloccato una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU che chiedeva un cessate il fuoco immediato e permanente nella Striscia di Gaza, suscitando indignazione da parte di Hamas.

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha espresso disappunto per le notizie di palestinesi uccisi e feriti mentre cercavano aiuti a Gaza, chiedendo un’indagine immediata e indipendente.

La presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha criticato le reazioni di Israele, affermando che ha assunto contorni inaccettabili e che si devono fermare immediatamente per tutelare la popolazione civile.