Su iniziativa francese, a Parigi, è iniziata la corsa, un po’ in affanno, da parte dei leader dei Paesi che sostengono l’Ucraina. Chiamata riunione dei “volenterosi” è una coalizione di paesi soprattutto della Unione Europea nata proprio per mettere in atto un piano di pace qualora vi fosse un accordo tra Russia e America (estromettendo l’Europa) …
Questa riunione avviene dopo che i “responsabili militari” (la settimana scorsa) degli stessi paesi, si sono incontrati a Londra la scorsa settimana in un meeting “tecnico” per definire con maggior dettaglio i piani operativi su come monitorare un potenziale cessate il fuoco in Ucraina.
A Londra sono state avvallate le fasi di intervento con una forza militare delineata su quattro “livelli”:
- il primo, lungo la linea del cessate il fuoco (che andrebbe demilitarizzata) … costituito dai caschi bianchi delle Nazioni unite (provenienti da Paesi non europei);
- il secondo livello sarebbe quello dell’esercito ucraino;
- il terzo livello quello dei “volenterosi”;
- il quarto livello sarebbe stabilito con la garanzia fornita dall’aviazione statunitense (… anche se finora Washington non ha dato alcun assenso a partecipare).
Ricordiamolo per chiarezza d’intenti che queste riunioni e convocazioni del caso sono solo impegni sulla carta che Emmanuel Macron sta effettuando con l’egida del Primo ministro del Regno Unito Keir Starmer dove sinora hanno visto l’Europa (o “occidente” … come lo si vuol chiamare) … fuori dai giochi in quanto le trattative a Riad (Arabia Saudita) si svolgono tra Russia ed America senza la presenza dei diretti interessati … gli ucraini (questo per far comprendere il senso di queste riunioni… di Londra e Parigi…).
Anche se a Parigi c’è Zelensky la parola d’ordine, da parte europea, è quella “pieno sostegno” all’esercito ucraino, riguardo la difesa dell’integrità territoriale Ucraina al fine di prevenire la (già avvenuta) “invasione russa”, con tutte le garanzie di sicurezza che gli eserciti europei possono fornire.
L’Italia conferma che non manderà soldati nell’ex repubblica sovietica, se non sotto “egida Onu”.